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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Poggioreale

Dramma nel carcere di Poggioreale: detenuto muore dopo un malore

Inutili i soccorsi

Nella notte tra venerdì e sabato scorsi un 47enne straniero è morto nel carcere di Poggioreale a causa di un infarto. Lo rende noto il garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello, secondo il quale verso l’una di notte avrebbe avvertito un dolore al torace e all’addome, forte sudorazione e senso di nausea. È stato richiesto l’intervento del 118 che lo ha trasportato d’urgenza in ospedale, dove è deceduto intorno alle 5.

“Era un senza fissa dimora – spiega Ciambriello – non aveva parenti e non faceva colloqui da tempo con nessuno. Nell’ultimo incontro avuto con il suo legale era sereno e tranquillo e non le avrebbe lamentato alcun problema di salute. Nelle ultime settimane altri due detenuti del carcere di Poggioreale, uno di loro 72enne, hanno rischiato di morire per arresto cardiocircolatorio. Il più anziano versa ancora in condizioni precarie di salute ed è ricoverato in ospedale. Sempre a Poggioreale, nel mese di maggio, è deceduto per infarto un sovrintendente della polizia penitenziaria. In molte circostanze, a poco serve il pronto intervento dei medici e degli agenti“.

Ciambriello, nella nota diffusa, chiede “Un’inversione di tendenza: due detenuti su tre hanno seri problemi di salute (48% malattie infettive, 32% disturbi psichiatrici, 20% malattie cardiovascolari), quindi per loro e per gli anziani devono essere applicate misure alternative alla detenzione in carcere; bisogna potenziare l’area penale esterna, concedere maggiormente i permessi premio. È chiaro che affinché tutto questo si realizzi è necessario incrementare il personale del Tribunale di Sorveglianza e gli stessi magistrati di sorveglianza, in carenza organica e gravati di moltissime richieste“.

“Non può essere l’unica risposta. Il carcere è l’extrema ratio - continua il garante - Per coloro che sono dietro le sbarre, però, deve essere pensato un sistema di assistenza sanitaria adeguato. Due cose reclamo negli istituti di pena di Poggioreale e Secondigliano: manca il medico h24 in ogni reparto, gli ambienti in cui vivono i detenuti a causa del sovraffollamento, questo specialmente a Poggioreale, sono angusti. Non è possibile che ci siano, nelle carceri, così pochi medici generici e specialistici e manchino quasi completamente attrezzature di diagnostica, che consentirebbero ai detenuti di potersi sottoporre a visite più accurate, quindi avere prima una diagnosi, senza dover attendere tempi lunghissimi. Che questa ennesima morte, sensibilizzi le istituzioni. Mi auguro che l’Asl Napoli 1 quanto prima provveda ad assumere medici generici e specialistici, infermieri ed Oss, nonché acquistare attrezzature specialistiche da destinare all’interno delle carceri“.

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