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Cronaca

Treno deragliato: la scatola nera rivela una velocità eccessiva

Sarebbe confermata l'ipotesi per cui la causa del disastro sia da attribuire alla velocità eccessiva della circumvesuviana che procedeva a 60 all'ora

deragliamento_4Gli esami dei risultati effettuati sulla scatola nera della circumvesuviana deragliata a Gianturco rivela che il treno percorreva a 60 all'ora un tratto in cui la velocità massima consentita era di 20 all'ora. A quanto si è appreso dall'inchiesta verrebbe confermata l'ipotesi della velocità eccessiva all'origine del deragliamento del convoglio che provocò la morte di un passeggero, il 71enne Giuseppe Marotta, e il ferimento di una cinquantina di viaggiatori (uno dei quali, Carlo Cautiero, 47 anni, morì alcuni giorni dopo essere stato dimesso dall'ospedale).

Il dato rappresenta un importante risultato delle indagini svolte dal commissariato di polizia Vasto-Arenaccia, diretto dal vicequestore Pasquale Trocino, e coordinate dal procuratore aggiunto di Napoli Rosario Cantelmo.

Le ipotesi di reato formulate dalla procura sono di disastro ferroviario e omicidio colposo. Al momento risultano indagati il conducente del treno e due dirigenti della Circum. Nel tratto che dalla stazione di Gianturco conduce al terminale di corso Garibaldi, che comprende una ampia curva, la velocità massima consentita è di 20 chilometri all'ora. Secondo indiscrezioni sarebbe confermata dalle indagini anche la circostanza che il conducente al momento dell'incidente stava parlando al cellulare, anche se sarebbe stato accertato che stava conversando con colleghi della centrale.

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