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Cronaca Scampia

Campo Rom di Scampia: al via la demolizione delle baracche abusive

Ruspe in azione, dopo lo sgombro degli abitanti, all'interno del campo nomadi di Scampia, uno dei più grandi d'Italia. La demolizione è stata disposta dalla Procura su richiesta della Municipalità

E' partita la demolizione delle baracche abusive in muratura, dopo lo sgombro degli abitanti, all'interno del campo Rom del quartiere di Scampia, la periferia nord di Napoli. A disporla, la Procura su richiesta dell'ottava Municipalità.

Quello di Scampia è uno dei campi più grandi d'Italia: dieci chilometri quadrati e circa 300 costruzioni che dal quartiere partenopeo si estendono fino alla limitrofa cittadina di Melito.

Le ruspe arrivano dopo le forti polemiche che hanno caratterizzato le scorse settimane.

"Chiediamo l'abbattimento di tutte le strutture abusive, lo sgombero del campo nomadi e il ripristino della legalità" ha detto il presidente dell'Ottava Municipalità Angelo Pisani, che oggi si è recato presso il campo nomadi. "Inizia operazione legalità nei campi rom abusivi grazie alla Procura della Repubblica di Napoli, ora necessita una vera ed idonea politica di integrazione sociale nel rispetto di tutti gli esseri umani ed abitanti" ha poi aggiunto il Presidente sul suo profilo facebook.

Proprio Pisani, lo scorso 21 novembre, ha convocato un consiglio di municipalità straordinario (anche questo contornato da molte polemiche) aperto alle massime autorità istituzionali e ai giornalisti per mostrare quelli che ha chiamato "gli orrori del campo rom".

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