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Cronaca Gragnano

Gragnano, i macinatoi cadono a pezzi: la denuncia

Il presidente del Centro di Cultura e Storia di Gragnano e Monti Lattari a NapoliToday: "Il percorso di circa 2 km ha una grande valenza storica, si potrebbe pensare ad un ecomuseo"

Pezzo dopo pezzo, gli storici mulini di Gragnano vivono nel degrado, L'allarme arriva dal Centro di Cultura e Storia di Gragnano e Monti Lattari.

Basti pensare che l'attività dei mulini, per seicento anni, è stata una fonte di ricchezza per le regioni meridionali, rallentata solo dall’invenzione dei mulini a vapore. Il tracollo si ebbe poi nel 1869 quando, all'indomani dell'Unità d’Italia, fu imposta la tassa sul macinato che danneggiò inevitabilmente i piccoli mulini come quelli di Gragnano a favore di quelli più grandi del Centro-Nord.

Come spiega Giuseppe Di Massa, presidente del Centro, a NapoliToday: "I mulini di Gragnano sono stati abbandonati e, dopo l'ultimo dopoguerra, quelli in buono stato furono rimessi in funzione per la penuria di elettricità. Molti sono di proprietà privata e solo qualcuno pubblica. È quindi difficile procedere ad un recupero in proprietà privata, a meno che non si faccia un progetto che coinvolga iniziative pubbliche e private. Il comune un paio di volte all'anno pulisce i mulini dalla vegetazione lussureggiante, ma per il recupero o almeno la messa in sicurezza, realizzando nuove coperture e impermeabilizzazioni di quelle esistenti non si è riusciti finora a concretizzare nulla. Eppure il percorso di circa 2 km ha una grande valenza storica e si potrebbe pensare ad un ecomuseo, essendo la valle tuttora quasi incontaminata".


"Ben vengano dunque sollecitazioni in tal senso - conclude Di Massa - richiamando l'attenzione su questa emergenza di salvaguardia".

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