rotate-mobile
Cronaca

Proteste contro il decreto buona scuola, un'insegnante: "Basta tagli"

Per comprendere le ragioni dei manifestanti, NapoliToday ha intervistato, un'insegnante, Antonella de Pasquale, che ci spiega quali sono i problemi che potrebbero sorgere dal decreto

Proteste in tutta Italia contro la politica del governo e in particolare a Napoli dove alcune centinaia di studenti si sono dati appuntamento in piazza Mancini per poi dare vita ad un corteo. Sotto accusa il decreto "buona scuola".

Per comprendere al meglio le ragioni dei manifestanti NapoliToday ha intervistato, un'insegnante, Antonella de Pasquale, che ci spiega quali sono i problemi che potrebbero sorgere dal decreto.

Cosa preoccupa maggiormente del decreto? La scia di tagli previsti?
Credo che un conto sia che bisogni ottimizzare il costo organizzativo di una struttura e un altro è sottoporre le scuole a nuovi tagli, che già sono all'ordine del giorno da diverso tempo

Cosa pensate del decreto Buona Scuola?
La buona scuola viene proposta come un "buona riforma", ma noi a questo non ci crediamo. La cultura ha un costo, lo sappiamo tutti e sarebbe più giusto chiamarlo investimento. Invece si continua a blaterare di controlli, di paure e privilegi degli insegnanti. Tutti slogan triti e ritriti.

E dei fondi di cui si parla in arrivo?
Dobbiamo forse credere che in questo modo le nostre scuole faranno concorrenza a modelli europei divenendo migliori di quelle svedesi? Noi, da docenti e da cittadini responsabili sappiamo che questi fondi sono solo un ulteriore taglio. La scuola italiana va difesa e lo Stato dovrebbe porsi come garante di ciò.

A Napoli che ripercussioni potrebbero derivare dal decreto?
Nella nostra regione ci sarà un forte decremento demografico,la buona scuola prevede gli "albi territoriali". La cosa si commenta da sola

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Proteste contro il decreto buona scuola, un'insegnante: "Basta tagli"

NapoliToday è in caricamento