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Cronaca

De Magistris difende la città: “Contro Napoli attacchi di un giornalismo superficiale”

Il sindaco ribatte al Sole 24 Ore: “Prima non era buona l'acqua, poi la pizza, poi il caffè e infine i tifosi napoletani. Una cosa è criticarci, un'altra è dire che la città sta morendo”

“Napoli non è una città morta”, ma “vivissima, e leggere il contrario fa male”: in un'intervista alla rete Napolitivù il sindaco Luigi de Magistris ribatte al Sole 24 Ore, che in un recente articolo ha fornito del capoluogo – a detta dello stesso de Magistris – “una ricostruzione errata”.
“Ci sono turisti come mai nella nostra storia, tanti eventi. Ovviamente ci sono i problemi e non posso essere sospettato di essere uno che li vuole nascondere – prosegue il primo cittadino – Ma siamo stanchi di questo giornalismo superficiale e assolutamente contrario alla verità dei fatti”.

L'articolo aveva puntato il dito soprattutto sul destino dell'area occidentale della città. Ma lì, secondo il sindaco, “negli ultimi mesi è stato fatto un lavoro quasi storico”. L'Isola delle Passioni alla Mostra d'Oltremare, spazi “riaperti alla città dopo 35 anni e che sono stati visitati da 20mila persone nell'ultimo weekend”; ma anche lo Zoo, “diventato fattoria didattica, un bellissimo esempio di risorse pubbliche e private messe insieme nell'interesse della città”; e l'Ippodromo di Agnano, “che in altre città chiude mentre noi lo abbiamo salvato, anche qui grazie a imprenditori privati che si sono messi in gioco”.

Inoltre c'è l'area ex Nato, che diventerà “un polo giovanile con attrezzature sportive, centri teatrali e scuole”, e quella Italsider “per la quale – ricorda de Magistris – a giorni chiuderemo un accordo con il governo per la ricostruzione di Città della Scienza e per avere finalmente i soldi che ci spettano per le bonifiche”.

De Magistris si difende anche sulla questione partecipate (“Le abbiamo ereditate, chi ha scritto il pezzo dovrebbe sapere che le abbiamo già ridotte tantissimo”), e su quella dei rifiuti: “Se Napoli è piena di turisti è merito del fatto che abbiamo sostituito le immagini dell'emergenza con quella di una Napoli viva, dei giovani, dei concerti, dello sport e della creatività – va avanti il sindaco – Non abbiamo certamente risolto tutto il problema, ma realizzeremo impianti che altri non hanno fatto, come quello di compostaggio”. Portare i rifiuti in Olanda non è più costoso: per il sindaco “il costo è di gran lunga minore rispetto a prima, quando c'era l'emergenza, c'erano i subappalti, la camorra e l'illegalità”.

“La città – conclude de Magistris – ha grande orgoglio ma si è stancata. Prima non era buona l'acqua, poi la pizza, poi il caffè e infine i tifosi napoletani. Una cosa è criticarci, pungolarci e aiutarci a migliorare la città, un'altra è dire che sta morendo o che è addirittura morta. È una pagina inaccettabile di giornalismo e mi viene in mente Pasolini, quando disse che i media dovrebbero informare e divertire, ma troppo spesso indottrinano e manipolano”.

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