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Cronaca

De Magistris: “L'Espresso ci ha diffamati, non c'è cifra che possa ripagare Napoli”

Il sindaco è tornato sull'inchiesta delle polemiche. "Rassicuro i cittadini, io stesso bevo acqua del rubinetto: Napoli con il dossier citato nell'articolo non c'entra nulla"

Luigi de Magistris è tornato sulla vicenda della copertina del settimanale L'Espresso dal titolo “Bevi Napoli e poi muori”, a monte della causa che il Comune ha intentato al gruppo editoriale di Carlo De Benedetti.

“Mi auguro che la magistratura proceda presto a risarcire la città per questa ignobile operazione – ha spiegato il sindaco – Noi abbiamo contezza che l'acqua di Napoli è una acqua controllata, pulita e sicura”. Il settimanale, per de Magistris, “ha creato un allarme ingiustificato”. “Rassicuro i cittadini: io stesso bevo acqua del rubinetto e sull'acqua di Napoli, e parlo solo dell'attività dell'Abc, si eseguono 100mila controlli annui e il 90 per cento di essa proviene dalla fonte del Serino, una delle più pulite del Paese”.

De Magistris ha poi spiegato che il dossier dei militari Usa citato nell'articolo risale al 2008. “Non possiamo tacere perché Napoli non c'entra nulla”, ha spiegato ancora il sindaco. “Bene la libera informazione e l'inchiesta, che difendiamo – ha concluso – ma in questo caso siamo davanti a un atto diffamatorio e un attacco alla città rispetto a cui non c'è cifra che possa ripagarci”.

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