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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Medici no vax reintegrati, De Luca sfida Meloni: "Non entreranno in contatto con pazienti"

La direttiva del presidente della Regione ai Direttori generali della Aziende Sanitarie Locali e delle Aziende Ospedaliere

Continua la presa di posizione di Vincenzo De Luca contro i dipendenti della sanità campana no vax che sono stati reintegrati sul posto di lavoro dopo la decisione del governo Meloni di rendere il vaccino anti-Covid non più obbligatorio.

Nel pomeriggio di oggi Palazzo Santa Lucia, infatti, ha fatto sapere che il personale sanitario non vaccinato non entrerà in contatto con i pazienti. Così in una nota la Regione Campania: "È stata inviata ai Direttori generali della Aziende Sanitarie Locali e delle Aziende Ospedaliere, una direttiva a firma del Presidente Vincenzo De Luca, con la quale si fa obbligo di definire l'impiego del personale sanitario non vaccinato contro il virus Sars-Covid19 - in concomitanza con la disposta reintegra in servizio - tutelando la salute dei pazienti e degli operatori vaccinati. Saranno quindi messe in campo le necessarie azioni dirette a contrastare ogni ipotesi di contagio, evitando il contatto diretto del personale non vaccinato con i pazienti".

"Una decisione ideologica e irresponsabile"

Già ieri - primo giorno del ritorno in corsia dei no vax - Vincenzo De Luca aveva fermamente criticato la decisione del nuovo governo di destra. Una scelta per il governatore campano "gravissima e irresponsabile", che costituisce "un’offesa alla stragrande maggioranza dei medici responsabili, e un’offesa ai pazienti".

"Altro che rifiuto di una gestione ideologica dell’emergenza! - aveva spiegato in un messaggio De Luca - Questa è davvero una decisione tutta ideologica, totalmente irresponsabile, e degna della peggiore politica politicante". Una decisione, aveva proseguito, "che offende la stragrande maggioranza dei medici e degli infermieri che si sono comportati in maniera deontologica e responsabile, e ai quali va tutta la mia solidarietà".

"È una decisione che toglie sicurezza e tutela ai pazienti ricoverati e ai loro familiari. È una decisione che crea enorme difficoltà ai dirigenti delle strutture sanitarie e ospedaliere, nel loro obbligo di tutela della salute dei pazienti". "È una decisione", la conclusione ieri di Vincenzo De Luca, "che rischia – se si diffonde il contagio fra i medici – di fare avere ancora meno personale in servizio, altro che più medici".


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