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Cronaca

De Luca tuona: "Mascherina e distanziamento o ci facciamo male"

"Dobbiamo tornare a comportamenti rigorosi come a febbraio, marzo e aprile"

Nuovo appello anti Covid del Governatore questa mattina sulla sua pagina Facebook: "Mascherina, lavaggio frequente delle mani e distanziamento sono fondamentali. Dobbiamo tornare a comportamenti rigorosi come a febbraio, marzo e aprile. Altrimenti ci facciamo male".

De Luca come spiegato ieri nella diretta Facebook del venerdì è preoccupato per l'incremento di casi nella nostra regione, arrivati a quota 392 nelle scorse 24 ore.

L'appello alle forze dell'ordine: "Urgono più controlli"

"Facciamo i test anti Covid a chiunque entra in ospedale. Anche in chi non ha alcun sintomo. Lo facciamo per evitare che arrivi nel reparto un paziente che non ha sintomi collegati, ma è positivo. Dovremmo depurare dai dati però rispetto a come si fa nel resto d'Italia ad esempio i 390 di ieri del 25%. Sull'incremento contagi vi sono ragioni come densità abitativa e problemi soggettivi. Primo dei problemi i comportamenti irresponsabili. In primavera c'era straordinaria correttezza e disciplina e rendiamo merito ai cittadini. Ma da luglio e soprattutto agosto c'è stata una diffusione enorme di comportamenti irresponsabili. Era dilagata idea che Covid non c'era più. Devono rientrare subito tali comportamenti. Come aggravante abbiamo apertura anno scolastico e andiamo verso l'epidemia influenzale. Con mascherine all'aperto abbiamo anticipato quello che poi hanno fatto nel resto d'Italia. Troppo pochi i controlli delle forze dell'ordine. Non si può convivere per 10 mesi con il Covid così. Forze dell'ordine sono scomparse. Almeno il controllo su bus e treni. Vanno fermati. I gestori dei bar lavorano senza mascherine. Andrebbe fatto controllo a campione. Quanti uomini delle forze dell'ordine sono impegnati nel contrasto al Covid? E' loro dovere. Ministero dell'Interno estraneo alla battaglia al Covid", denuncia De Luca, che nella serata di ieri ha riaperto alla possibilità di realizzare i matrimoni in Campania senza la restrizione dei 20 invitati contestata da associazioni di categoria e dagli sposi.

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