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Cronaca

Morto il boss Raffaele Cutolo: aveva 79 anni

Fondatore della Nuova Camorra Organizzata, si è spento nel reparto sanitario detentivo del carcere di Parma

E' morto all'età di 79 anni, presso il reparto sanitario detentivo del carcere di Parma dove era ricoverato, Raffaele Cutolo. Da circa un anno le sue condizioni di salute erano precarie.

Nel giugno scorso il Tribunale di sorveglianza di Bologna aveva respinto la richiesta di domiciliari.

Il boss, nato ad Ottaviano nel novembre del 1941, fu fondatore e capo della Nuova Camorra Organizzata. 

Cutolo era stato soprannominato 'O Professore dai suoi compagni di carcere. Nel corso degli anni è stato rinchiuso in diverse carceri italiane.

Attualmente era il detenuto più anziano ad essere ristretto in regime di 41bis. 

"Condizioni aggravate da un paio di giorni"

"Le sue condizioni si erano aggravate da un paio di giorni". A confermarlo all'agenzia Dire è l'avvocato di Raffaele Cutolo, Gaetano Aufiero. La moglie del fondatore della Nco, Immacolata Jacone, sarebbe partita in nottata per raggiungere il marito, avendo ottenuto il permesso per un colloquio speciale.

I funerali del boss si terranno in forma privata: i particolari saranno disposti dalle autorità competenti.

Saviano: "Fu piu' potente di un primo ministro"

"Cutolo fu boss potente, più di un primo ministro. Un potere che lo tenne in carcere tutta la vita, i segreti che si porta nella tomba non riuscirono a ricattare il potere politico che l'aveva usato. Uomo violento e disperato partorito da un un territorio violento e disperato". Così lo scrittore Roberto Saviano sui social sulla morte di 'O Professore.

"Proiettò ombre sulla nostra città"

"Come sindaco di Ottaviano, devo ricordare quali e quante ombre proiettò sulla storia della nostra città la storia di Raffaele Cutolo: la storia vera, e la storia dipinta con i colori del cinema. Devo ricordare i segni terribili della morte, e il coraggio luminoso di chi credeva nei valori della legge fino al sacrificio della sua vita". "Come sindaco di Ottaviano, devo dire con orgoglio che la nostra città ha saputo riconquistare il pieno controllo del proprio destino, ed è riuscita a riannodare il presente ai valori e alle tradizioni del suo glorioso passato", ha continuato. "Raffaele Cutolo - ha concluso- ora sta davanti al tribunale della Giustizia Divina, il "luogo" dell'eterno silenzio. A noi resta il compito di non dimenticare, di approfondire, di far sì che certi capitoli della storia siano conclusi per sempre", il commento del sindaco di Ottaviano, Luca Capasso.

"Morte chiude pagine buie"

"La morte di Cutolo chiude una delle pagine più buie della storia della nostra terra. Porta con sé nella tomba segreti e storie di vittime della criminalità i cui familiari avrebbero trovato un po’ di pace se solo avesse deciso di collaborare con la giustizia. Le ferite che ha inferto forse non si rimargineranno mai. A noi sta l’impegno di fare in modo che non si riproponga in futuro il potere criminale che ha trovato spazio in passato". Così Gianpiero Zinzi, presidente della Commissione Anticamorra e Beni confiscati del Consiglio regionale della Campania.

Ruotolo: “Ha portato nella tomba i misteri del caso Cirillo”

“È morto il boss Raffaele Cutolo, un capo sanguinario della camorra, protagonista della trattativa tra i servizi segreti ed esponenti della Dc per la liberazione di un assessore regionale campano rapito dalle Brigate Rosse. Ha portato con se i misteri del caso Cirillo”. Lo scrive in un tweet il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.

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