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Cronaca

Il superboss Cutolo in un'intercettazione: "Cesaro mi deve tanto"

"Servizio Pubblico" svela l'esistenza di una registrazione ambientale del 2011 in cui il capo della Nco parla in carcere dell'ex presidente della Provincia e ora candidato del Pdl

Il boss della camorra Raffaele Cutolo avrebbe suggerito ai familiari di mettersi in contatto con l'ex presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro per aiutare suo nipote, Raffaele junior, disoccupato. E' quanto emergerebbe da un'intercettazione ambientale del 2011 nel carcere di Terni, dove l'ex capo della Nuova Camorra Organizzata é detenuto.

LA VICENDA - Cutolo avrebbe affermato che Cesaro era obbligato nei suoi confronti, essendo stato il suo avvocato e il suo "autista". Nel 1984 l'arresto di Cesaro che, dopo una condanna in primo grado, fu assolto in Cassazione. In quell'occasione, "Cesaro ammise di aver consegnato una lettera scritta da donna Rosetta Cutolo nelle mani di Pasquale Scotti, il capo del gruppo di fuoco della N.C.O. in quei giorni reggente del clan". Nell'inchiesta di Claudio Pappaianni per Sevizio Pubblico, si fa riferimento a un'intercettazione ambientale del 2011 nel carcere di Terni - dove Cutolo è rinchiuso al 41 bis - il boss parla con la nipote. Cutolo apprende delle difficoltà di Raffaele Cutolo junior, fratello della ragazza, a trovare un lavoro. Cutolo, turbato, invita la nipote a parlarne con "Zia Rosetta", sua fidatissima sorella. Le manda a dire di mettersi in contatto con Cesaro: "Questo, ora, è importantissimo. Io non ci ho mandato mai nessuno, ma è stato il mio avvocato e mi deve tanto. Faceva il mio autista, figurati!".

LE REAZIONI - "Niente di nuovo sotto il sole. L'intercettazione ambientale, recentissima, tra il capo della Nco Raffaele Cutolo e la nipote, risalente a neppure due anni fa, non fa altro che confermare, dalla viva voce del boss di Ottaviano,- il contesto in cui ebbe origine la carriera di Luigi Cesaro, ex presidente della Provincia di Napoli". Queste le parole della giornalista Rosaria Capacchione, candidata al Senato del Pd. "La sentenza di condanna, poi riformata, a carico di Cesaro aveva già sottolineato la contiguità tra lui e la camorra. Fatti per i quali è stato successivamente assolto dal reato di associazione camorristica ma, evidentemente, fatti".

CESARO: "SONO NAUSEATO" - Se questa intercettazione risale al 2011 perché mai viene fuori adesso in campagna elettorale? Sono perplesso e nauseato". Così l'ex presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro. "In ogni caso nessuna delle persone di cui si parla è venuto in questi anni da me a chiedermi un posto di lavoro". (Ansa)

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