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Cronaca Pompei

Pompei, il crollo di cui non si sapeva nulla: a marzo giù un intero solaio

La struttura, oggetto di un restauro negli anni '80, è venuta giù nella Casa di Ganimede, in un'area interdetta al pubblico. L'incidente, del marzo scorso, era passato del tutto inosservato

Casa di Ganimede o Casa delle Quattro Stagioni, al civico 4 dell'Insula 13, Regio VII, degli scavi di Pompei: è stato il teatro dell'ennesimo crollo. A venir giù – per un cedimento che nelle rovine romane non ha precedenti in quanto a gravità ad eccezione di quello del 2010 – il solaio dell'oecus, soggiorno delle antiche case romane.

La segnalazione all'autorità giudiziaria ed agli organi di informazione avvenne attraverso un comunicato datato 21 marzo 2014, che pure non parlava nello specifico della Casa di Ganimede, facendo riferimento a “diverse strutture in cemento risalenti ai restauri degli anni Ottanta” dove “i funzionari della soprintendenza hanno constatato il cedimento di un solaio latero-cementizio estremamente degradato”, questo all'interno “dell'area interdetta al pubblico del Regio VII”.

Pochi i dipendenti degli scavi sono a conoscenza di dettagli sull'accaduto. Lo chiamano “il crollo mai visto”, per l'insolito silenzio mediatico che l'ha circondato. La domus, ad ogni modo, è stata immediatamente inserita tra quelle che necessitano di interventi urgenti. Il bando per i lavori però, con fondi del Grande Progetto da 105 milioni, è proprio uno dei due impugnati al Tar.

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