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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Vomero / Via Mario Fiore

Paura al Santobono: "Crollato il soffitto in una stanza al quarto piano"

"La controsoffittatura - denunciano Borrelli e Simioli - è venuta giù nel reparto di nefrologia pediatrica in cui sono ricoverati 3 bimbi. Solo la fortuna ha evitato la tragedia. Vogliamo sapere se l'ospedale è sicuro"

"Venerdì sera all’ospedale Santobono di Napoli, nel reparto di nefrologia pediatrica, è crollato il soffitto in una delle stanze del quarto piano dell’ospedale, dove sono ricoverati tre bambini. A testimoniarlo - spiegano Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli della radiazza - sono stati il personale, parenti e amici dei piccoli pazienti che adesso hanno paura per l'incolumità dei propri bambini".

"E' incredibile che all'esterno come all'interno gli edifici pubblici - attaccano Borrelli e Simioli - continuino inesorabilmente dei crolli. La controsoffittatura è venuta giù e solo la fortuna ha evitato la tragedia questa volta. Infatti un bambino si è spostato casualmente proprio pochi istanti prima dal luogo dove c'è stato l'incidente. Le sue pantofoline sono ancora sotto le macerie. Per fortuna tutti i bambini stanno bene, hanno avuto solo un grande spavento. A a questo punto però ci domandiamo: questo ospedale è sicuro? Da cosa è dovuto questo crollo visto che il reparto risulterebbe di realizzazione recente con lavori effettuati da poco? Caldoro è cosciente dello stato in cui versa la Sanità in Campania che solo formalmente e secondo quello che lui dice sarebbe risanata ma che nella percezione comune è crollata come il soffitto del Santobono?"

Crollo soffitto nefrologia ospedale Santobono - foto Borrelli e Simioli

Sempre venerdì sera si è avvertita una lieve scossa a Pozzuoli. Tra le 21:30 e le 22 è stata avvertita dalla popolazione un'oscillazione della terra ed è stato udito un boato. Forte lo spavento tra gli abitanti del centro storico e del lungomare puteolano, la scossa è stata avvertita anche in alcune zone di Napoli.

"La verità è che gli edifici pubblici e ovviamente anche quelli privati - concludono Borrelli e Simioli - non hanno subito adeguate manutenzioni con il passare degli anni e che la Protezione Civile nazionale a nostro avviso non ha realizzato a adeguato i piani di evacuazione in caso di emergenza. Allo stato attuale non è difficile prevedere che in caso di eruzioni o forti terremoti gli edifici crolleranno come birilli e oltre ai danni potremmo trovarci dinnanzi ad una vera e propria strage. Moriremo come topi in trappola.  Purtroppo il problema della sicurezza e della tenuta statica degli edifici è da tempo sottovalutato visto che si pensa solo a nuovi condoni e continue cementificazioni selvagge".

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