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L'anniversario

Quattro anni fa crollava il Ponte Morandi: anche 6 vittime napoletane

Il 14 agosto del 2018, 43 persone morivano in uno dei disastri più gravi della storia d'Italia. A settembre, riprenderà il processo penale

Il 14 agosto 2018 crollava, a Genova, il Ponte Morandi, spezzando la vita di 43 persone e, inevitabilmente, anche quelle dei loro familiari. Tra le vittime di quella che passerà alla storia come una delle più grandi tragedie d'Italia c'erano anche sei napoletani. Quattro 20enni di Torre del Greco che erano partiti per le vacanze estive: Giovanni Battiloro, Andrea Bertonati, Antonio Stanzione e Gerardo Esposito. A loro, si aggiungono Gennaro Sarnataro, 48 anni, un autotrasportatore di Casalnuovo che tornava a casa per il Ferragosto, e la 23enne Stella Boccia di Somma Vesuviana. 

Come ogni anno, anche oggi, 14 agosto 2022, le istituzioni si sono date appuntamento sul luogo del crollo, dove oggi sorge il nuovo ponte. Si sono succeduti Mario Draghi, il presidente della Regione Liguria Toti e il sindaco Boccia. Presente anche il Comitato dei familiari delle vittime. "Non dimenticheremo" è stata la parola chiave di tutti i discorsi.

A settembre, il 12, ripartirà il processo penale che vede alla sbarra 59 persone, tra cui ex dirigenti di Autostrade e del Ministero dei Trasporti, e 178 testimoni. La prima udienza si è tenuta il 7 luglio scorso, ma si è chiusa in pochi minuti con il rinvio a dopo la pausa estiva. Un processo, quello di Genova, in cui l'Italia si gioca la sua credibilità come paese, come ha affermato al microfono di NapoliToday Roberto Battiloro, il papà di Giovanni, una delle vittime torresi. La memoria di quanto accaduto avrà senso solo se ci sarà anche giustizia.  

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