Voragine Ospedale del Mare, geologo: "Area attenzionata a rischio sprofondamenti"
Le parole di Gaetano Sammartino, geologo e presidente della sezione Campania della Società Italiana Geologia Ambientale. Rischio voragini, Napoli seconda città in Italia
Gaetano Sammartino, geologo e presidente della sezione Campania della Società Italiana Geologia Ambientale, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla voragine che si è aperta all'alba nel parcheggio interno dell'Ospedale del Mare di Ponticelli.
"Ci sono forti contraddizioni: c'è chi parla di evento doloso e chi lo imputa a cause idrogeologiche - spiega Sammartino - Ancora non è stata definita la natura dell'evento, c'è la magistratura che sta indagando. E' vero anche che le piogge intense di questi ultimi giorni possono aver aggravato seriamente la condizione di stabilità del sottosuolo di Napoli, che non è un sottosuolo facile perché caratterizzato da innumerevoli condotte, livelli di vuoti ed ex cave di tufo, non è un sottosuolo che sta in equilibrio e le precipitazioni intense possono causare questi fenomeni. Ma siamo nella fase in cui non si capisce bene cosa abbia originato questo evento".
"Quella è un'area attenzionata dal punto di vista del sottosuolo, non è un'area a rischio idrogeologico in quanto sub pianeggiante ma ci possono essere problemi di sprofondamento perché anche lì insistono vari cunicoli scavati dall'uomo in epoche passate. Potrebbe essere riconducibile a questo tipo di causa ma il condizionale è ancora d'obbligo", va avanti il geologo.
Sammartino spiega anche che "eistono delle mappature che individuano le aree a maggior rischio sprofondamento ma non essendo stato fatto nulla non posso far altro che confermare questa problematica". Più volte è stato lanciato l'appello alle amministrazioni a inserire la figura del geologo nella propria compagine, un appello "rimasto sempre lettera morta. Io ho sempre parlato di 'geologo condotto', ma non ho mai raccolto alcun interesse e invece ritengo importantissimo anzi fondamentale avere questa figura. Un geologo che riesce a capire e prevenire gli eventi sarebbe di fondamentale importanza per la sicurezza e la pubblica e privata incolumità", conclude.
Rischio voragini, Napoli seconda città in Italia
Nella classifica delle città a rischio voragini, Napoli occupa il secondo posto dopo Roma. Nel 2019, nella Capitale si sono verificate 100 voragini; Napoli, città 'sotterranea' per eccellenza, nello stesso anno di voragini ne ha avute 20. E' il Lazio a guidare la classifica regionale delle voragini: dal 2009 al 2019 ne ha registrate ben 967; la seconda regione in classifica è la Campania con 240 voragini in 10 anni. Seguono, nello stesso arco temporale, la Sicilia, terza con 175, la Sardegna con 141, 81 in Lombardia, 65 in Calabria, 58 in Puglia, 47 in Veneto, 46 in Emilia Romagna, 43 in Piemonte, 42 in Abruzzo, 36 in Liguria, 31 in Umbria, 29 in Toscana, 27 nelle Marche, 23 in Friuli Venezia Giulia, 16 in Basilicata, 13 in Molise. Tra le città, svetta Roma con 923 voragini dal 2009 al 2019, seguita da Napoli con 196 e Cagliari con 112. I dati sono quelli dei dossier presentati a gennaio scorso nel convegno dedicato a voragini e cavità sotterranee, organizzato da Ispra, Sigea e Società geografica Italiana.
L'ipotesi perdita di vapore
Una delle prime ipotesi però, scartata l'esplosione dolosa, non è strettamente legata al dissesto idrogeologico. Pare infatti che l'implosione possa avere all'origine una perdita di vapore dei sottoservizi, che avrebbe creato un effetto di "sifonamento" generando un solco nel sottosuolo e la conseguente voragine.