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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Ferdinando / Piazza del Plebiscito

Colonnati di Piazza del Plebiscito, un nuovo crollo: la denuncia

Il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Borrelli ed il rappresentante del movimento Vanto, Angelo Forgione: "Nessuno ha posto rimedio ad un'emergenza che travolge un monumento massimo dell'architettura neoclassica"

Parti di intonaco del soffitto dei colonnati di Piazza Plebiscito sono crollati la notte di domenica scorsa. Il distacco dell'intonaco sarebbe stato causato dalle infiltrazioni d'acqua. I calcinacci non hanno fortunatamente provocato danni a persone.

"Da tempo lanciamo l' allarme sulle infiltrazioni d'acqua - hanno ricordato il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli ed il rappresentante del movimento Vanto, Angelo Forgione - nel colonnato di Piazza del Plebiscito. Non ci voleva molto per prevedere i crolli avvenuti negli ultimi giorni anche domenica notte perché, si sa, l'acqua non risparmia di certo l'architettura monumentale. E per fortuna - dicono ancora Borrelli e Forgione - non c' era nessuno sotto quando sono avvenuti i cedimenti. Allarme caduto nel vuoto, anche a causa dell' ex soprintendente Gizzi sordo negli anni a qualsiasi intervento diretto a far vivere la Piazza Plebiscito ed i colonnati. Monumento, è bene ricordarlo, ristrutturato da poco tempo con enormi spese. Nessuno ha posto rimedio ad un'emergenza che travolge un monumento massimo dell'architettura neoclassica e i danni si sono acuiti con le piogge di venerdì scorso. E così continua ad andare a pezzi il patrimonio architettonico e culturale di Napoli per colpa dell'incuria e del disinteresse di persone senz'anima e sensibilità".

Colonnati di Piazza Plebiscito © Francesco E. Borrelli


Borrelli e Forgione parlano di "grida d'allarme inascoltate, conseguenze preannunciate e colonnato transennato, si fa per dire, con nastro di plastica che allontana i pochi turisti e cittadini che hanno il coraggio di avventurarsi sul posto. I detriti sono tutti li".

"I colonnati sono abbandonati da tempo per le solite beghe burocratiche - hanno concluso Borrelli e Forgione - e una visione miope dell'ex soprintendente che ha bloccato ogni intervento di riqualificazione dell'area in cui ha vietato sostanzialmente tutto trasformandola di fatto in un deserto. Oggi questo monumento è un 'urinatoio' vandalizzato e pieno di scritte volgari ed è lasciato nella più totale incuria". (ANSA)

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