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Sabato, 30 Settembre 2023

Crollo cimitero, il Comune: "Non è colpa della metro"

L'assessore Santagada dopo il cedimento di una congrega: "I tecnici parlano di problemi strutturali all'edificio. Possibile riapertura sabato 22 ottobre". I cittadini: "Due incidenti in un anno sono strani, vogliamo vederci chiaro"

"Per puro caso non ero lì al momento del crollo. Doveva esserci mio figlio, ma fortunatamente non era ancora arrivato. E' un miracolo". Tilde guarda l'ala crollata della congrega Gesù Risorto 1 del cimitero di Poggioreale e a stento trattiene l'emozione. Lei che da 22 lavora nell'area cimiteriale per offrire assistenza ai parenti dei defunti, poteva essere sotto le macerie. 

Il secondo crollo

E' il secondo crollo nella città dei morti dall'inizio dell'anno. Il primo, datato 5 gennaio 2022, era stato causato da un'infiltrazione nel cantiere sotterraneo della metropolitana. Sembra, però, che il cedimento del 17 ottobre non c'entri nulla con la Linea 1. "Riporto ciò che mi hanno detto i tecnici - spiega l'assessore ai Cimiteri del Comune di Napoli Vincenzo Santagada - i quali sostengono che ci sono problemi strutturali all'edificio, risalente al 1840. Le cause che hanno portato al crollo le stabilirà la magistratura".  

Una posizione che non convince i cittadini: "Perché dovremmo fidarci degli stessi tecnici che il 12 settembre hanno dato il via libera alla riapertura del cimitero, sostenendo che non c'erano altri pericoli? - si chiede Pina Caccavale del Comitato del crollo del 5 gennaio - E' molto strano che crollino due congreghe a pochi mesi di distanza, le stesse congreghe che sono rimaste in piedi per secoli, resistendo alle guerre e al terremoto". 

La sicurezza del cimitero

Al netto delle supposizioni, il cedimento del 17 ottobre pone un tema di sicurezza in tutta l'area cimiteriale: "Va precisato - afferma Santagada - che la congrega in questione, come le altre, sono private. Sono equiparabili ai condomini e nei condomini c'è l'amministratore e, quindi, la gestione e la manutenzione sono nelle mani delle congreghe". 

Tilde, che da quelle parti lavora quasi tutti i giorni da 22 anni, afferma: "C'erano infiltrazioni e spesso i pavimenti erano bagnati. Dopo la chiusura per la pandemia erano crollate alcune nicchie". Eppure, l'assessore Santagada assicura che "...agli uffici tecnici non sono arrivate segnalazioni sulla sicurezza di quell'edificio". 

La riapertura e le salme

In questo momento, l'intero cimitero è chiuso e l'area crollata è sotto sequestro della Magistratura. Sono in corso i sopralluoghi sulle cappelle circostanti e se non dovessero emergere nuovi rilievi, il Comune conta di riaprire per sabato 22 ottobre. Resta aperto, per entrambi i crolli, il tema del recupero delle salme. Il Comitato del 5 gennaio attende da mesi, mentre i resti dei parenti sono stati sottoposti a qualsiasi tipo di intemperie: "Per quanto riguarda il primo cedimento, il 26 ottobre Metropolitana dovrebbe piazzare le due gru necessarie per la rimozione delle macerie e per cominciare il recupero acrobatico delle salme. Per il crollo del 17 ottobre, invece, completata la fase di stabilizzazione e l'installazione di una piattaforma, i pompieri porteranno in loco i loro mezzi per il recupero delle sei bare sospese nel vuoto". 

(foto Romano per NapoliToday)

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