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Cronaca

L'arco borbonico del lungomare non c'è più: è crollato "o' chiavicone"

La mareggiate di questi giorni e i temporali hanno fatto crollare l'opera borbonica abbandonata che aveva più di 300 anni

Aveva retto alla mareggiata dei giorni scorsi ma non alle piogge torrenziali e al mare in tempesta delle ultime ore. L'arco borbonico in pietra, ex approdo delle barche del '700 è crollato oggi.

Era l'ultima testimonianza del vecchio porticciolo borbonico ritratto in tanti dipinti della Scuola partenopea. Nacque come approdo per i pescatori 'luciani', abitanti del vicino borgo di Santa Lucia. Nell'800 fu trasformato in terminale dello scarico fognario venendo ribattezzato dai napoletani 'O Chiavicone.

Era abbandonato da anni, ma aveva sempre resistito alla forza del mare, fino ad oggi almeno.

chiavicone 3-2

Foto di Massimo Perretti


"Alla fine è crollato il cosiddetto arco borbonico. Abbiamo aspettato a lungo i lavori, la cui competenza non era né del Comune né della Municipalità, ma avevo scelto di occuparmene lo stesso. La Soprintendenza aveva intimato da molti mesi il restauro all'Autorità Portuale, richiedendo l'inizio dei lavori in tempi brevissimi. L'Autorità Portuale in questi mesi aveva provveduto soltantoa metterlo in sicurezza. Perché non erano iniziati i lavori?
Avevo più volte sollecitato all'Autorità Portuale l'inizio dei lavori, l'ultima volta pochi giorni fa. Mi avevano assicurato un incontro con la Soprintendenza per i lavori di restauro i primi di gennaio. Adesso è troppo tardi. Troppo tempo perso... Sono veramente amareggiato e mi aspetto che la Soprintendenza faccia luce fino in fondo sul perché questi lavori non sono mai partiti". È il commento di Francesco Carignani, consigliere della I Municipalità di Napoli. 

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