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Cronaca Pompei

Crolli Pompei, il passato che si sbriciola

Lo scorso 6 novembre, i danni alla Schola Armaturarum Iuventutis Pompeianae risalente agli ultimi anni di vita della città romana prima che l'eruzione la seppellisse. Da allora, nuovi crolli e numerose accuse

Ore sei del mattino di sabato 6 novembre. Con il crollo dell'intera l'intera Schola Armaturarum Iuventutis Pompeianae, un edificio risalente agli ultimi anni di vita della città romana prima che l'eruzione la seppellisse, si inaugura un capitolo nero per Pompei e per i suoi scavi. Ecco gli aggiornamenti di queste settimane.

Il crollo del 3 dicembre 2010

La Uil Beni Culturali denuncia un terzo crollo, ovvero quello del muro nella domus di Trebio Valente a poco più di di 20 metri dalla Schola Armaturarum crollata il 6 novembre. Ma la Soprintendenza smentisce.

Sopralluogo degli ispettori dell'Unesco a Pompei e agli scavi archeologici di Ercolano.

 

Il crollo dell'1 dicembre 2010

Cedono due muri senza affreschi. Il crollo ha interessato due muretti della lunghezza complessiva di due metri. Il primo é avvenuto in via Stabiane mentre il secondo cedimento si è verificato nel Lupanare Piccolo.

Soprintendente: "Piccoli cedimenti, niente allarmismi".  La Papadopoulos: "Episodi possibili nel corso della vita di uno vasto sito archeologico di 2000 anni, soprattutto in condizioni climatiche come quelle di questi giorni e che non devono generare alcun allarmismo né generare casi sensazionalistici".

Le reazioni del mondo politico. Bossa (Pd): “Bondi sta minimizzando”.  Per l'ex sindaco di Ercolano, "incredibile il comportamento del ministro. Non si può dire che quei crolli siano eventi senza importanza".

 

Il crollo del 30 novembre 2010

Danni alla Casa del moralista.  Giù  sei-sette metri di materiale di scarso valore. La Uil dei beni culturali: "Pompei è ormai un'emergenza"

Soprintendente Papadopulos: "Viviamo un'emergenza continua". Piogge incessanti, muri precari. "Escludere nuovi crolli? Stiamo lavorando per evitarli".

 

Il crollo del 6 novembre 2010

Pompei, crolla l'armeria dei Gladiatori: si accende la polemica. Alle 6 del mattino va giù 'intera Schola Armaturarum Iuventutis Pompeianae, un edificio risalente agli ultimi anni di vita della città romana prima che l'eruzione la seppellisse.

Le accuse: manca la manutenzione ordinaria. La denuncia di Luisa Bossa, deputata del Pd ed ex sindaco di Ercolano: “Sono mesi che denuncio, con interrogazioni e articoli, il degrado allarmante degli scavi di Pompei".

Le reazioni del mondo politico, Bondi sotto accusa. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi:  “Chiederemo di indagare in capo al ministero dei Beni culturali per i reati di omissione di atti dovuti e omissione di controllo in merito alla vicenda del grave crollo". Il sindaco di Pompei Claudio D'Alessio: "Lo Stato tuteli il patrimonio archeologico". Ma Bondi si difende alla Camera: "Non merito le dimissioni".

L'Ordine degli Ingegneri di Napoli offre la tutela del complesso archeologico. Lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per mettere a disposizione delle istituzioni le competenze "senza alcun onere per la collettività". Fondi di 20mila euro.

Possibili fondi dall'Unione Europea. Ton Van Lierop, portavoce del commissario Ue alle Politiche regionali Johannes Hahn. "Spetta alle autorità italiane fare richiesta di finanziamenti a un programma di sviluppo regionale".

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