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Emergenza ossigeno, rischio mercato nero. Federfarma: "Pericoloso per la salute"

Michele Di Iorio, presidente delle farmacie napoletane: "A marzo ho avvisato la Regione Campania del rischio di trovarci senza bombole. Non ho avuto alcuna risposta"

Dalla crisi delle mascherine a quelle degli igienizzanti, passando per la carenza di farmaci. Quella dell'ossigeno è solo l'ultima delle emergenze vissute a Napoli durante la pandemia da Covid-19. Ma la mancanza di bombole nelle farmacie partenopee potrebbe rivelarsi quella più pericolosa. 

Su tutto il territorio, trovare ossigeno in tempo reale è quasi impossibile. "Ci vogliono almeno 24-48 ore per avere una bombola - spiega Michele Di Iorio, presidente provinciale di Federfarma - Ciò comporta un rischio per la salute di chi ne ha bisogno urgente". Nelle ultime ore si è diffusa l'indiscrezione dell'arrivo di 200 bombole per le farmacie della città. Un'ipotesi, però, tutta da verificare: "Non ho elementi per sostenere che sia effettivamente così" le parole di Di Iorio.

Eppure, Federfarma aveva previsto questa emergenza, tanto da scrivere una lettera, datata 28 marzo 2020, indirizzata agli associati e alla Regione Campania: "L'amministrazione regionale non ci ha nemmeno risposto - racconta il rappresentante dei farmacisti - In quella lettera chiedevamo di recuperare tutte le bombole in circolazione e alla Regione di predisporre un piano in caso di emergenza. Ciò che stiamo vivendo poteva essere evitato". 

Ma c'è un problema nel problema. Secondo la segnalazione di alcuni farmacisti pare si starebbe sviluppando un mercato nero dell'ossigeno. I carabinieri sono già al lavoro, ma il presidente di Federfarma mette in guardia gli utenti: "In quelle bombole potrebbe esserci ossigeno industriale che causerebbe solo danni alla salute delle persone". 

Un altro aspetto da considerare è quello relativo a chi, solo per paura, acquista ossigeno non per urgenza ma per precauzione: "In questo modo - conclude Di Iorio - si sottrae un elemento fondamentale per chi sta male davvero. L'ossigeno va considerato come un medicinale. Possiamo venderlo solo con ricetta medica e con l'indicazione della posologia. Non possiamo sprecarlo". 

Farmacisti

"Ringrazio il Prefetto di Napoli Marco Valentini per l’attenzione e la sensibilità dimostrate sul problema dell’ approvvigionamento dei dispositivi per l’ossigenoterapia domiciliare. E' auspicabile la creazione di una banca dati per avere in tempo reale il prospetto della situazione delle scorte e della loro distribuzione in modo da consentire solo in casi di emergenza e se strettamente necessario il recupero delle bombole con l’ausilio della polizia municipale”. Così il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli Vincenzo Santagada al termine dell'incontro con il Prefetto.

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