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Cronaca

Rapporto Criminalità: in Campania reati in lieve calo, ma è allarme stranieri

Resi pubblici i dati dell'attività dei carabinieri in Campania nell'ultimo anno: diminuiscono lievemente i reati, criticità a Napoli e nelle periferie di Salerno e Caserta

Oltre 10mila arresti in 12 mesi, compresi quelli di 34 latitanti, che segnalano l'efficacia dell'attività di contrasto della criminalità. Un aumento dei delitti scoperti, ma anche incontri nelle scuole con circa 10 mila giovani. Questi alcuni dati del bilancio dell'attività in Campania dell'Arma dei Carabinieri, dal 1 giugno del 2012 ad oggi.

I dati sono stati illustrati alla stampa dal Comandante della Legione carabinieri Campania, generale Carmine Adinolfi. "Le aree critiche della Campania - ha detto Adinolfi - restano Napoli e zone periferiche di Caserta e Salerno, ma sono ottimista sulla situazione complessiva, nonostante la presenza di fenomeni di criminalità fisiologici su questo territorio".Tra 2012 e 2013 l'andamento dei reati in Campania si mantiene praticamente stabile con una lieve diminuzione (-0,5). Il tasso di omicidi scoperti (79) è dell'80%; per gli omicidi di camorra del 72%. Diminuite - secondo i dati dei Carabinieri - le denunce per estorsioni (-9,5%), delitti scoperti nel 72% dei casi. Stabile il numero dei furti in abitazione, ma il generale Adinolfi ha sottolineato la presenza crescente di nomadi ed immigrati, spesso minorenni, che vengono sfruttati per l'accattonaggio e per reati contro il patrimonio che spesso diventano rapine. Forte allarme sociale destano le rapine in ville ed appartamenti compiuti spesso - ha detto Adinolfi - da bande di stranieri che si spostano anche da altre regioni. In generale - ha detto il Comandante della Legione Carabinieri - c' è un aumento di reati commessi da stranieri e la presenza, sulla costa a Nord di Napoli, di africani dediti al traffico di stupefacenti ed allo sfruttamento della prostituzione.

Grande attenzione viene dedicata dai militari ai sequestri di armi (1617, con oltre 45mila munizioni e 7.145 kg di esplosivi) e di droga (2.648 kg sequestrati). Resta il forte allarme sociale ed il senso di insicurezza diffusa, sopratutto nell' area urbana di Napoli, per reati predatori come scippi e rapine e la sensazione di illegalità dominante che dà la vendita, praticamente libera, di prodotti contraffatti nelle principali strade della città. Rispondendo alla domanda di un giornalista, il generale Adinolfi ha sottolineato la necessità di affiancare alla repressione la prevenzione, "influendo sulle scelte di vita dei giovani, condizionate spesso dall' uso di droghe" ma ha riconosciuto che "ci sono fenomeni che devono essere oggetto di maggiore attenzione".

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