Cantone: "Criminalità organizzata nel business dell'accoglienza migranti"

La criminalità organizzata si è infiltrata nella gestione dell'emergenza migranti. Il presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) Raffaele Cantone, in una relazione alla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, conferma l'allarme già emerso nei mesi scorsi.

In seguito alla “squallida vicenda” - parole di Cantone - della onlus “Un'ala di riserva” di Pozzuoli “abbiamo esteso i nostri controlli inviando nuclei anticorruzione a tutte le stazioni appaltanti in Campania gestite in base alla delega del Viminale. La Guardia di Finanza si è recata in Regione Campania e sono stati acquisiti gli atti, ma non abbiamo ancora una nota conclusive sui riscontri”.

I Cas, centri di accoglienza straordinaria gestiti dalle cooperative, verranno messi adesso sotto la lente d'ingrandimento della stessa commissione parlamentare, che ha deciso ispezioni a sorpresa per “serissimi dubbi sulla compatibilità tra servizi richiesti e quelli erogati”.

LA ONLUS DI POZZUOLI - “Il dominus della onlus – racconta Raffaele Cantone – era un soggetto che aveva distratto i soldi dell’associazione per utilizzarli investimenti personali in Montenegro e starebbe chiamando in causa, come racconta la stampa, pubblici funzionari tanto che i giornali di Napoli parlano di ulteriori accertamenti su altri soggetti per atti di corruzione”.

APPALTI SIMILI - Le indagini si sono ampliate – come spiegato dallo stesso presidente dell'anticorruzione – alle altre onlus “che hanno ricevuto appalti con lo stesso sistema”. In Campania il settore appaltante – sottolinea ancora Cantone – “è stato individuato nella Regione”, perché “sia stata scelta la Regione come centro per la decisione degli appalti proprio non lo so”.