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Cronaca Torre annunziata

Non si ferma il contagio a Torre Annunziata, ancora un morto: nuova ordinanza del sindaco

Il primo cittadino Vincenzo Ascione ha chiuso le strade più frequentate

Non si ferma il contagio a Torre Annunziata e il sindaco Vincenzo Ascione ha emanato una nuova ordinanza. La notizia peggiore del giorno è quella del decesso di un uomo di 81 anni. «L’Amministrazione Comunale  - afferma il sindaco Vincenzo Ascione - partecipa commossa al dolore dei familiari della persona scomparsa, ed esprime loro le proprie condoglianze».

Sono 40 i nuovi casi di contagio da Covid-19 a fronte di 337 tamponi effettuati, con l’indice di positività che si attesta all’11,86 per cento. Al contempo si registrano anche 65 guarigioni. Scende a 793 il numero di cittadini attualmente positivi, di cui 41 con la cosiddetta variante inglese (identificabile dai referti dei tamponi come “Positivo con gene S Drop Out”). Sale a 3.534 il numero delle persone che hanno contratto il Coronavirus a Torre Annunziata dall’inizio dell’emergenza sanitaria, di cui 2.685 guarite e 56 decedute.

L'ordinanza 

Il sindaco  ha emanato un’ordinanza che stabilisce, dal 3 al 15 marzo 2021, quanto segue:

  • dalle ore 11 alle ore 22, chiusura al pubblico delle seguenti strade/centri urbani (fatta salva la possibilità di attraversamento e di accesso ad esercizi commerciali, abitazioni private e studi professionali, ma con divieto assoluto di stazionamento): via Caravelli, via Fusco, via Alfani, corso Umberto I, piazzale Kennedy; via G. Marconi e viale C. Colombo, nel tratto di strada compreso tra largo L. Manzo e lo spazio antistante l’ex stabilimento balneare “Santa Lucia”; Villa Comunale;
  • apertura al pubblico di Villa del Parnaso, dalle ore 7,30 alle ore 14 e dalle ore 15,30 alle ore 20,30, unicamente per l’attraversamento con il divieto assoluto di stazionamento;
  • agli esercizi commerciali al dettaglio, di cui è consentita l’apertura, e a tutti gli uffici pubblici e privati, di attenersi al rigoroso rispetto dei protocolli ministeriali vigenti in materia di igiene dei locali e sanificazione continua e costante degli stessi, mettendo a disposizione degli avventori idonee soluzioni idro-alcoliche per le mani prima dell’accesso all’esercizio, e prevedere misure di ingresso contingentate o su prenotazione assicurando che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni;
  • nei locali pubblici e aperti al pubblico, nonché in tutti gli esercizi commerciali, sia esposto all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti;
  • su tutto il territorio comunale, sia fatto obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale di cui all’art. 16 del decreto legge n. 18/2020 (cd. “d.p.i. delle vie respiratorie”) nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico del territorio comunale, contestualmente ad una puntuale disinfezione delle mani. Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto di 6 anni, nonché i soggetti affetti da forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina. In tali ultimi casi, laddove possibile, ne è comunque raccomandato l’utilizzo sotto stretta sorveglianza dei soggetti all’uopo titolati. In ogni attività sociale esterna deve comunque essere mantenuta la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro;
  • la rilevazione, mediante idonee strumentazioni, a cura dei gestori di ipermercati, supermercati, discount di alimentari e farmacie, della temperatura corporea dei clienti, oltre che del personale, prima del loro accesso. A seguito del rilievo di temperatura corporea uguale o superiore a 37,5°, si fa obbligo di inibire l’accesso all’attività, con invito a ritornare alla propria abitazione e limitare al massimo i contatti sociali e contattare il proprio medico curante;
  • ai conducenti di taxi collettivi di non trasportare più di tre passeggeri.
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