Covid, l'Anaao: "Posti in esaurimento. Mancano mille medici e percorsi non sono sicuri"
Il vicepresidente regionale dell'Associazione di medici, Pierino Di Silverio: "Senza assunzioni creare nuovi posti letto sarebbe inutile. Sette contagi su dieci avvengono ancora in ospedale. Un errore non lasciare strutture ospedaliere covid free per le altre patologie"
Sono 85 in tutta la Campania i posti di degenza ordinaria Covid rimasti liberi. Dall'ultimo bollettibo dell'Unità di crisi si apprende che, al 14 ottobre, i posti occupati sono 735. Un dato che unito alle notizie di diversi reparti saturi desta preoccupazione. Va meglio sul fronte delle terapie intensive, dove restano ancora liberi circa 40 posti letto su 110 totali.
"Sono dati profondamente diversi da quelli di marzo - spiega Pierino Di Silverio, vicepresidente regionale Anaao Assomed, associazione dei medici dirigenti - La seconda ondata la aspettavamo da mesi, ma in maniera diversa. Quella che stiamo vivendo ci presenta casi meno gravi ma molto più diffusi ed è per questo che abbiamo posti liberi in terapia intensiva, mentre quelli ordinari stanno terminando".
La politica della Regione Campania è quella di attrezzare nuovi reparti Covid, ma Di Silverio avverte che ciò potrebbe non bastare: "Senza nuove assunzioni, creare nuovi posti letto sarebbe inutile. Secondo i nostri dati, ci mancano almeno mille unità, tra medici e infermieri, perché il sistema possa reggere. Come se non bastasse, non tutti stanno facendo il loro dovere se pensiamo che i due Policlinici di Napoli, a forte di 1.400 posti, ne offrono all'emergenza Covid solo una settantina".
Oltre alla cronica carenza di personale, l'Anaao ha individuato un'altra criticità: in molte strutture ospedaliere, i percorsi Covid non sono ancora sicuri e c'è commistione con i reparti non legati alla pandemia. "I dati ci dicono che sette contagi su dieci avvengono in ospedale - precisa Di Silverio - Ciò vuol dire che il virus corre e si propaga nei reparti e non tenere separati i reparti dedicati all'emergenza dagli altri è un grosso errore. Così come è stato sbagliato prevedere reparti Covid in tutti gli ospedali e non lasciare strutture libere per le altre patologie".
Difficile indivudare le responsabilità in una situazione così caotica: "La Regione senza una norma che permetta di assumere in condizioni di tutela del lavoro dei medici può fare poco. D'altro canto, dall'inizio dell'epidemia, il governo regionale non riesce a dirci chiaramente che cosa devono fare i pazienti non Covid. Bisogna far presto perché siamo nel pieno della seconda ondata e le sue dimensioni iniziano a essere preoccupanti".