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Cronaca Piazza Matteotti

La marcia dei mille contro il piano regionale dei rifiuti

Mobilitazione contro le discariche e gli inceneritori previsti nel piano approvato dalla giunta Caldoro. I cittadini "Basta veleni! Bisogna puntare su differenziata, compostaggio, trattamenti meccanici e a freddo"

In mille contro il piano regionale dei rifiuti: a manifestare il proprio dissenso rispetto alle decisioni della giunta Caldoro in materia di smaltimento dei rifiuti ieri erano circa un migliaio di cittadini arrivati da tutta la provincia la Napoli.

Il corteo è partito alle 15 da piazza Matteotti, ha attraversato punti importanti della città come piazza Municipio e piazza Trieste e Trento, ha costeggiato Comune, Palazzo Reale e molo Beverello, per arrivare infine a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania.
I manifestanti hanno sfilato prima sotto il sole e poi hanno continuato anche sotto la pioggia, senza che il corteo perdesse nessuna delle sue frange. A guidare la lunga marcia colorata e pacifica, i movimenti antidiscarica del Castagnaro, che lottano da tempo contro la minaccia di una discarica nella zona di Quarto. I cittadini dell’area flegrea hanno però lamentato l’assenza dei loro primi cittadini ed in effetti nessun rappresentate delle istituzioni della zona di Quarto, Pozzuoli e Bacoli era presente, fatta eccezione per il consigliere comunale di Bacoli Della Ragione, da tempo vicino alla battaglia in difesa dell’ambiente dei suoi concittadini. “E dov’è il sindaco de Magistris?” si sente dai microfoni del camioncino che guida il corteo verso la Regione “Si dichiara contrario a questo piano regionale, ma non è in piazza con noi”.

Ben rappresentata invece l’area a Nord di Napoli (che nei mesi scorsi ha vinto la battaglia per la chiusura di Cava del Poligono, oggi sotto inchiesta della magistratura e in attesa di una bonifica che ancora non è chiaro in che tempi e modalità potrà essere fatta) con gli attivisti del Presidio antidiscarica di Marano, Chiaiano e Mugnano, il sindaco di Mugnano Giovanni Porcelli (unica fascia tricolore presente), il consigliere comunale mugnanese Mauro Romualdo, una delegazione del PD e dei  Giovani Democratici dei comuni di Mugnano, Marano, Qualiano, Villaricca, Calvizzano e Giugliano, La Federazione Provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà guidata dal segretario del circolo di Marano Stefania Fanelli, il consigliere Ivo Poggiani dell'ottava municipalità e molti cittadini accorsi a protestare soprattutto contro lo spettro di un nuovo inceneritore che potrebbe essere costruito nell’area giuglianese di Taverna del Re e che dovrebbe servire per bruciare le famose e pericolosissime Ecoballe.

Tanti altri i gruppi presenti tra cui rete Commons (che unisce più comitati e movimenti del territorio sotto la propria sigla), studenti campani autorganizzati, cittadini campani per un piano alternativo dei rifiuti, comitati arrivati dal Cilento, l’eco della fascia costiera, il CARG e il gruppo 081.

Le ragioni della protesta: “questo piano regionale – hanno spiegato i manifestanti – prevede ancora una volta discariche e inceneritori e non punta, come dovrebbe,  su un ciclo virtuoso, sulla riduzione a monte dei rifiuti, sulla differenziazione, sul compostaggio, sui trattamenti meccanici e quelli a freddo. Vogliono continuare ad avvelenare i nostri territori, incuranti del tasso di tumori che aumenta in maniera spaventosa nelle aree interessate da questo tipo di siti di sversamento e smaltimento”.

“Il Castagnaro paura non ne ha”: è questo lo slogan leader della giornata di protesta, un coro che si è levato con rabbia e convinzione e che ha echeggiato lungo tutto il tragitto, attirando anche l’attenzione e la solidarietà di passanti e turisti.

Arrivati a Palazzo Santa Lucia, una delegazione dei manifestanti ha chiesto di essere ricevuta dalle istituzioni, ma l’incontro non è stato accordato. Forte la rabbia e la delusione tra i cittadini in pacifica mobilitazione: “Prendono decisioni che compromettono irrimediabilmente il futuro del nostro territorio e ci negano persino il confronto, la discussione”.

Manifestazione contro piano regionale rifiuti - V. Graniero/NapoliToday


 

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