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Spesa, farmaci e ascolto: così i volontari aiutano gli anziani in quarantena

Le persone over 70 sono le più fragili rispetto al Coronavirus. Ma a mettere davvero paura sono la solitudine e l'abbandono. Nella II Muncipalità, i giovani di Assogioca comprano per loro beni di prima necessità e ci parlano al telefono

La solitudine la combattono già in tempi di pace. Ma nella Napoli del Coronavirus, la quotidianità per le persone anziane si fa ancora più dura. E non soltanto perché sono la fascia d'età maggiormente a rischio, ma soprattutto perché l'isolamento rende quasi impossibile anche le operazioni più semplici. 

Sul territorio della II Muncipalità, i giovani di Assogioca stanno aiutando gli over 70 del territorio. I volontari operano nell'ambito del progetto Agenzie di Cittadinanza, promosso da Csv Napoli e dal Comune: "Facciamo la spesa di beni di prima necessità - spiega Rosario Ciotola, un operatore - soprattutto alimentari e farmaci. Ma è importante anche non lasciarli soli in giorni in cui non possono ricevere neanche la visita dei parenti. Allora parliamo con loro al telefono, o al citofono, ci assicuriamo che stiano bene, forniamo loro le mascherine, spieghiamo quali sono le novità giorno per giorno".

Un periodo difficile, come ci racconta la signora Rosaria: "Non ci possiamo vedere, non ci possiamo abbracciare, non ci possiamo baciare. Io ho passato tante difficoltà nella vita, ma questo virus è peggio, perchè ci isola da tutti i nostri cari. Mio figlio volea venire, ma gli ho detto di no perché ha due figli piccoli e deve pensare a loro e non deve correre rischi. E' così strano vedere una città come Napoli, sempre rumorosa, vuota e in silenzio. Sono orgogliosa dei miei concittadini: state a casa e vinceremo". 

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