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Cronaca

Corte d'Appello e procura generale: “L'attività del tribunale continua”

Azione di pulizia e sanificazione straordinaria nei locali ma il tribunale resta aperto

Le Direttive emanate dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dai Ministri della Salute e della Pubblica Amministrazione, tutte recepite in circolari del Ministero della Giustizia, confermano che le attività degli Uffici Pubblici e quindi dei Palazzi di Giustizia, nonostante il verificarsi di casi di positività al coronavirus anche al di fuori delle zone cosiddetto focolaio, devono continuare regolarmente, previa sia l'adozione di misure di disinfezione e radicale pulizia, sia l'assunzione di regole funzionali a limitare l'afflusso nei Palazzi di Giustizia ed a scaglionare, in particolare, l'accesso alle aule di udienza (oltre che a sospendere tutte le attività convegnistiche e di formazione all'interno dei Palazzi di giustizia), sia il posizionamento di presidi igienizzanti in tutti i luoghi a tanto utili. 

Sanificazione tribunale

Il Presidente della Corte di Appello ed il Procuratore Generale di Napoli confermano che sono state disposte già da ieri e che sono tuttora in corso opere di radicale pulizia e disinfezione degli interi Palazzi di giustizia di Napoli e Napoli nord, come confermato da documentazione fotografica. Il Presidente della Corte ed il Procuratore Generale confermano, altresì, di avere dettato linee guida a tutti i Presidenti dei Tribunali ed ai Procuratori della Repubblica del distretto ai fini dell'applicazione delle direttive ministeriali sopra citate. Il Presidente della Corte ed il Procuratore Generale confermano, inoltre, di avere autorizzato i suddetti Presidenti e Procuratori all'acquisto dei suddetti presidi da allocare in tutti i Palazzi di giustizia del distretto. Il Presidente della Corte ed il Procuratore Generale pregano vivamente il Presidente del Consiglio dell'ordine degli avvocati affinché sensibilizzi gli iscritti all'Ordine, come già provvedutosi per i Magistrati ed il Personale Amministrativo, ai fini del rispetto delle direttive ministeriali in tema di quarantena per chi abbia avuto contatti con soggetti conclamati positivi al coronavirus provenienti da territori extraregionali, laddove il Ministero segnala la riconducibilità delle violazioni alle regole sulla quarantena alla fattispecie dell'articolo 650 del codice penale. 

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