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Cronaca

Coronavirus, meno trasporti in Campania: dimezzate le corse

Dopo l'incontro in Regione è stato deciso di dimezzare l'offerta di trasporti per tutelare i lavoratori. Garantite soprattutto le fasce per i pendolari

Da domani venerdì 13 marzo sarà ridotto il servizio di trasporto pubblico in Campania. E'attesa una specifica ordinanza di De Luca. Nel corso dell'incontro svoltosi in Regione con i dirigenti delle aziende di trasporto e i sindacati, è stato comunicato che da domani il servizio di trasporto pubblico locale sarà ridotto del 50% privilegiando l'esercizio delle fasce pendolari e le linee periferiche con termine del servizio tra le 20 e le 21.

Per la sola Eav, quindi Circumvesuviana, il servizio su ferro sarà sospeso dalle ore 11 alle ore 15. Quanto ai servizi marittimi, saranno garantire solo tre corse andata e ritorno per Ischia, Capri e Procida. “La priorità era mettere in sicurezza lavoratori e utenti – commenta Alfonso Langella, segretario regionale Fit Cisl Campania -. Su alcune linee dove si crea l’assembramento di passeggeri abbiamo chiesto l’intervento delle forze dell’ordine”.

Comunicato Usb Trasporti

"La Regione Campania ha convocato d'urgenza Associazioni Datoriali, Aziende ed OO. SS. per comunicare loro che, con  con idonea ordinanza, disporrà nelle prossime ore, in via cautelativa, ulteriori interventi per contenere il contagio da virus Covid-19. 

Sarà disposta la riduzione di tutti i servizi di trasporto pubblico, ferroviari, marini e terrestri, di circa il 50%, assicurando con maggiore attenzione la mobilità dei pendolari nelle fasce orarie 6.00/11.00 e 15 .00/20.00. 

Il collegamento tra le isole e la terra ferma sarà assicurato da minimo tre partenze giornaliere.

Sarà richiesto ai lavoratori di utilizzare il monte ferie residuo e successivamente valutare ulteriori azioni tese a garantite i livelli retributivi degli addetti, anche attraverso l'uso di strumenti di sostegno al reddito.

Restano confermate le  cautele precedentemente adottate sui mezzi di trasporto a garanzia della salute pubblica e dei lavoratori". 

Parchi chiusi, consegne a domicilio limitate

Fino al 25 di questo mese, la Regione Campania applica ancora più stringenti provvedimenti volti a contrastare il dilagare del contagio di Covid-19.

"Sono vietate le attività dei servizi di ristorazione, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. I relativi esercizi sono temporaneamente chiusi, fino alla data 25 marzo 2020". Contestualmente, i "supermercati e gli altri esercizi di vendita di beni di prima necessità che restano aperti sono legittimati ad effettuare consegne a domicilio soltanto di prodotti confezionati e da parte di personale protetto con appositi DPI".

L'odinanza dispone sia "vietato lo svolgimento di fiere mercati per la vendita al dettaglio, anche relativi ai generi alimentari", e continene il divieto di "frequentare parchi urbani e ville comunali".

Inoltre, "resta fermo il divieto di utilizzo degli impianti sportivi di qualsiasi genere, con la sola esclusione di quelli dedicati a sedute di allenamento degli atleti professionisti e atleti di categoria assoluta che partecipano ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali o internazionali, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico. In tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus Covid-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano".

Tra le disposizione di Palazzo Santa Lucia anche le specifiche per quelle attività "miste", come esercizi che sono sia bar che tabacchi che sale slot: "Sono autorizzati a svolgere esclusivamente le attività consentite dal l'obbligo di sospensione immediata delle attività vietate, quali bar, videogiochi, scommesse".

La lista delle attività rimaste aperte dopo il Dpcm annunciato ieri

La città semideserta

Napoli da stamane è chiusa per Coronavirus. Non si può ancora definire spettrale - all'indomani delle drastiche chiusure imposte dal Governo contro il contagio - ma di certo è molto lontana dalla Napoli che siamo abituati a vedere.
Silenziosa soprattutto, auto e motorini col contagocce, in strada pochissima gente.

Le ultime misure del Governo contro il contagio

La zona di piazza del Plebiscito e di via Toledo, solitamente affollatissima in qualsiasi giorno dell'anno e con qualsiasi clima, è evidentemente solo per gente di passaggio, quelli che ancora per lavorare devono recarsi in ufficio o in negozio. È chiuso quasi tutto.Il Gambrinus, storica meta partenopea che già alle prime ore del mattino serve decine e decine di caffè, ha le serrande abbassate. Il rito del caffè salta, così come quello dell'ammirare le vetrine.

Semideserto anche il lungomare, dove - al contrario dei giorni scorsi - non si vedono neanche runner praticare.

Ma a fare da evidente simbolo di quanto sta accadendo è la Tangenziale: poche auto, nessun traffico, neanche all'ora di punta. Quando di solito è un fiume in piena di vetture.

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