Cotugno preso d'assalto dai vacanzieri: “Fateci il tampone, non vogliamo fare la quarantena”
Circa 200 persone si sono presentate all'ospedale specializzato credendo di abbreviare l'iter. L'Asl invece farà i tamponi a domicilio
Circa 200 persone hanno preso d'assalto l'ospedale “Cotugno” questa mattina. Si tratta di persone rientrate dalle vacanze all'estero che chiedevano che gli venisse effettuato il tampone per il Coronavirus. Dopo l'ordinanza della Regione Campania, sono in molte le persone rientrate dall'estero che temono di dover rimanere per tutti i 14 giorni in isolamento domiciliare. Per questo si sono recati all'ospedale specializzato napoletano credendo di abbreviare la procedura di controllo. Un equivoco che in realtà crea problemi al presidio ospedaliero che invece deve occuparsi dei malati ricoverati.
I controlli dell'Asl
In realtà i controlli sulle persone di ritorno dall'estero verranno effettuati seguendo un altro iter. La persona che rientra deve comunicare di essere rientrato all'Asl e rimanere nella propria abitazione in isolamento in attesa di essere ricontattato dall'Asl di appartenenza che comunicherà quando e come verrà effettuato il test. Le Asl campane sono già state allertate e preparate per effettuare i tamponi a domicilio ed evitare pericolosi accessi e assembramenti presso le strutture ospedaliere impegnate nella cura dei malati Covid e non.
L'assalto
Si è verificato l'esatto opposto per tutta la mattinata e i problemi maggiori sono stati segnalati proprio al Cotugno, ritenuto un punto di riferimento dall'utenza che l'ha impropriamente assaltato. La preoccupazione è che la stessa situazione possa ripetersi nel corso della giornata di domani. L'arrivo di centinaia di persone di rientro dall'estero potrebbe in realtà scatenare un vero e proprio focolaio proprio tra gli utenti in attesa. La richiesta dell'autorità sanitaria ai cittadini di rientro dall'estero è di rimanere nelle proprie abitazioni e aspettare comunicazioni da parte delle Asl competenti. Da parte loro, gran parte dei cittadini, alla cui partenza non era ancora stata emanata l'ordinanza, chiede celerità ed è preoccupata di non poter assolvere ai propri impegni lavorativi per effetto della quarantena imposta nelle ultime ore. Di fatto però presentandosi agli ospedali, chiunque sia tornato dall'estero dal 12 agosto, sta violando la quarantena imposta dalla Regione e può essere oggetto delle sanzioni previste.