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Cronaca

Coronavirus, Di Mauro: "No allarmismi. Il Cotugno è comunque preparato ad ogni evenienza"

Nell'intervista rilasciata a NapoliToday, il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli fornisce anche dei consigli ai cittadini per evitare possibili contagi

Il Coronavirus fa sempre più paura, in particolare dopo l'aumento vertiginoso di casi registrati in Lombardia e in Veneto. Due i morti. In Campania però non ci sono focolai di Coronavirus, tutti i tamponi sui potenziali casi sospetti hanno dato esito negativo nelle ultime ore.

Maurizio Di Mauro, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, nella quale rientra anche l'ospedale Cotugno, chiarisce nell'intervista che bisogna evitare inutili allarmismi, fornendo anche dei consigli ai cittadini per evitare possibili contagi.

-Quali sono i rischi concreti a Napoli dopo questo preoccupante focolaio lombardo-veneto?
"Guardi, ci terrei a trasmettere un messaggio di tranquillità. I rischi sono come quelli di ieri. La situazione in Lombardia traccia una nuova condizione per la quale la trasmissibilità può avvenire anche da portatore sano e ciò cambia la scena epidemiologica. Però nella nostra regione al momento non abbiamo casi. Monitoro tutto ciò che sta avvenendo al Cotugno. Sono tutti casi negativi e qualcuno arriva solo perchè preoccupato, ma senza neppure segni conclamati o condizioni che possano ricondurre a contatti con portatori di Coronavirus".

-Al momento non c'è nessun caso sotto osservazione per il Coronavirus al Cotugno?
"Abbiamo sui casi di ieri tamponi negativi. Al Cotugno affrontiamo tutto con tranquillità, siamo già preparati per situazioni di questo tipo. Possiamo avere risultati in 3-4 ore con i tamponi. Abbiamo ora solo due osservazioni provenienti dal Santobono di tamponi da analizzare, ma non ci sono casi da conclamare al momento".

-Seguite un protocollo differente rispetto al solito?
"No resta lo stesso, io personalmente a prescindere dalle indicazioni di Ministero e Regione ho convocato lunedì un tavolo tecnico dell'Azienda per fare il punto della situazione e garantire percorsi se si dovessero verificare casi conclamati. Bisogna evitare falsi allarmismi. Le persone ci chiamano o vengono in pronto soccorso per la preoccupazione. I medici di famiglia devono acquisire se ci sono le condizioni di venire in pronto soccorso altrimenti ci sono affollamenti. Inutile che vengono da noi, non possiamo fare tamponi a tutti".

-Quando consiglia di recarsi al Cotugno per il tampone?
"Il medico generale deve dare indicazioni, perchè può essere a volte più idoneo isolare il paziente e fargli pervenire il tampone, più che farlo muovere, a meno di casi conclamati di febbre o se si tratta di persone che vengono dalla Cina o che hanno avuto contatti negli ultimi 14 giorni con persone a rischio".

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- E' importante ribadire che non bisogna preoccuparsi o recarsi al pronto soccorso per una banale influenza...
"Ci deve essere il fattore predisponente del contatto con potenziali portatori che possano aver trasmesso il virus".

-Come mai al momento i bambini sembrano essere immuni o comunque colpiti in misura nettamente minore dal Coronavirus?
"Le patologie virali normalmente attechiscono su persone anziane o con patologia pregressa. Il soggetto sano di fronte a patologia virale la supera. Consideri che mortalità abbiamo con l'influenza stagionale ogni anno. Il Coronavirus si trasmette molto velocemente, è questa la sua particolarità, in luoghi sovraffollati. Ringraziando Dio in questo momento non ci sono casi che destano preoccupazione, pur essendo una città che ospita persone di ogni etnia".

-Da virologo ci sono dei consigli particolari che si sente di dare ai cittadini?
"L'igiene personale, lavaggio delle mani è fondamentale, evitare luoghi affollati e nei luoghi di maggiore promiscuità come i bar utilizzare i monouso è fondamentale".

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