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Cronaca

Come farsi trovare protetti nel caso di pandemia da Coronavirus: intervista al Prof. Perricone

Che esami fare e cosa evitare per far trovare pronto il nostro organismo

In Campania i casi di Coronavirus al momento sono 22 dopo l'ultimo aggiornamento della Regione di ieri sera e da oggi a Napoli sono riaperte le scuole, terminata la disinfezione messa in atto la scorsa settimana.

NapoliToday ha chiesto un parere sul Covid-19 al Professor Corrado Perricone, già docente di Ematologia presso la SUN, già direttore della “Struttura Complessa di Immunoematologia dell’Azienda di Rilievo Nazionale Santobono Pausilipon” e già componente del Consiglio Superiore della Sanità.

-Come farsi trovare preparati e più protetti da una eventuale pandemia da Coronavirus?
"E’ auspicabile valutare lo stato immunitario del nostro organismo, che rappresenta il nostro meccanismo di difesa, mediante la tipizzazione linfocitaria ed alcune specifiche indicazioni".

-In che consiste la tipizzazione linfocitaria?
"La tipizzazione linfocitaria è un esame di notevolissima importanza nella diagnosi delle malattie del sangue che interessano il sistema immunitario. I linfociti sono globuli bianchi (leucociti) che hanno un ruolo essenziale nella risposta immunitaria".

-Di cosa si tratta nello specifico la tipizzazione linfocitaria?
"E’ un’indagine di ultima generazione che permette di vedere in modo chiaro e specifico lo stato del sistema immunitario.  Ricordiamo che i linfociti vengono suddivisi in diverse popolazioni a seconda dell’antigene presente sulla membrana cellulare. Essi sono: Linfociti T totali (CD3); esprimono sulla superficie di membrana l’antigene CD3. Giocano un ruolo fondamentale nella cosiddetta immunità cellulo-mediata. Linfociti T helper (CD4);  aiutano (per questo è detto helper) i linfociti B a produrre anticorpi. Linfociti T suppressor (CD8); svolgono un’azione di soppressione della risposta immunitaria in contrapposizione all’azione dei linfociti CD4 che invece la stimolano (ciò contribuisce all’equilibrio del sistema immunitario). Linfociti B (CD19);  hanno come funzione principale quella di produrre gli anticorpi. Linfociti NK (Natural Killer); sono una sottopopolazione linfocitaria particolarmente importante per il riconoscimento e la distruzione di cellule tumorali e infette da virus. Morfologicamente i linfociti sono indistinguibili tra di loro, ma utilizzando degli anticorpi specifici diretti verso i vari marker di membrana è possibile differenziare le diverse sottopopolazioni linfocitarie. Il metodo per effettuare il test della tipizzazione linfocitaria è rappresentato dalla citofluorimetria. Variazioni nel numero assoluto o relativo dei linfociti T, B e Natural Killer (NK) caratterizzano le diverse immunodeficienze. Per effettuare il test è necessario sottoporsi a un semplice prelievo di sangue".

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-Dunque, quando ci dobbiamo preoccupare?
"Qualora la quantità dei linfociti T suppressor ( CD8) risulti superiore alla quantità dei linfociti T Helper (CD4), Qualora i linfociti B (CD 19 ) siano diminuiti. Questi due valori alterati indicano una condizione di immunodepressione".

-Chi sottoporre all’indagine?
"Il contagiato, l’ipotetico contagiato, il personale sanitario esposto direttamente, il personale che per lavoro ha contatto con il pubblico".

E poi?
"Evitare, se non veramente necessario, temporaneamente le vaccinazioni in quanto le nostre difese sono orientate a produrre anticorpi specifici; evitare, se non assolutamente indispensabile, la terapia cortisonica che ha un’azione immunosoppressiva; si suggerisce di assumere un adeguato supporto vitaminico (vit a, vit b12, vit c, vit e), e di minerali (selenio e zinco) . Per le loro attività immunostimolanti seguendo queste indicazioni e i relativi accertamenti specifici, potremo valutare e supportare in maniera opportuna la completa efficacia del sistema immunitario. Ed è questa la strada più adeguata per affrontare una potenziale pandemia da Coronavirus".

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