Napoli deserta: le foto della metropoli nell'ora più buia
Ristoranti, bar e attività commerciali chiuse, uffici vuoti, poche auto in strada. Un Ferragosto con un presagio apocalittico
"Tutta mia la città, un deserto che conosco": il grande successo degli Equipe 84 si riferiva a tormenti d'amore vissuti da un uomo che, di notte, si aggirava nella sua città.La stessa sensazione di straniamento è quella che avvertono i - pochi - napoletani che, in questi giorni scendono in una metropoli che sembra vivere una notte perenne, anche durante le ore diurne.
Piazza Bovio - crocevia per chi si reca al lavoro in auto, in direzione Rettifilo - piazza Garibaldi, o verso il centro storico - è desolata: le foto testimoniano un pomeriggio assolato, come quello di un Ferragosto di qualche anno fa, quando la città non era preda dei turisti. In seguito alle ripetute ordinanze molte attività commerciali - barbieri, ristoranti, pizzerie - hanno chiuso. La zona del rione Carità, un piccolo centro direzionale nel cuore di Napoli, si è svuotata: nei palazzoni si recano pochi impiegati, magari presidiando a turno gli uffici.
Primo giorno di coprifuoco
I ribelli
Ma c'è comunque qualche assembramento sospetto: a Bagnoli alcune persone, scese per andare a fare la spesa, hanno denunciato raduni di vecchietti negli spazi pubblici di viale Campi Flegrei. Al Vomero una coppia di anziani è stata rispedita a casa da un agente di polizia. E i carabinieri hanno denunciato 8 persone che, ad Acerra, si erano riunite non rispettando il metro di distanza. In queste ore le forze dell'ordine stanno intensificando i controlli. La città si rituffa nella lunga notte.