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Cronaca Ischia

Lettini a mare per recuperare clienti: la proposta per l'estate del Coronavirus

Per sopperire agli ombrelloni e alle sdraio perse sulla spiaggia arriva l'idea del Consorzio Sant'Angelo di Ischia

 L'idea è semplice ed al tempo stesso efficace: spostare direttamente in mare i lettini persi sull'arenile, per cercare di offrire ai turisti dell'Isola Verde, oltre alla sicurezza, anche la qualità di sempre della vacanza. A varare la nuova forma di accoglienza sono i responsabili del Consorzio Sant'Angelo d'Ischia, i quali (come tutti gli operatori turistici) si stanno preparando a fare i conti con le conseguenze delle politiche di distanziamento sociale che sarà necessario osservare in tutte le attività commerciali in seguito all'emergenza Coronavirus: tra le più colpite ci saranno proprio le aziende del settore turistico. Già da qualche anno Sant'Angelo d'Ischia si sta orientando sempre di più verso un'offerta di tipo balneare, in controtendenza rispetto alla vocazione termalistica del passato. La conseguenza è che i lidi, con le nuove ipotesi di apertura, si ritroveranno con il numero di lettini dimezzato e di conseguenza la forbice tra spesa e ricavi sarà sempre più ampia, con drammatiche conseguenze socio economiche.

L'idea che i responsabili del Consorzio lanciano oggi è molto semplice e fonda le basi sul principio "i lettini persi sull'arenile verranno spostati in mare" (il render allegato rende bene l'idea). In pratica in mare, a poca distanza dalla spiaggia, saranno installate delle palafitte smontabili, che avranno una superficie 2 mt x 2,50 mt. Queste piccole "isole" saranno composte da tubi d'acciaio ancorati al fondo tramite plindi in cemento armato, sui quali verrà installato un grigliato in acciaio. I bagnanti potranno quindi sostare in tutta sicurezza sul loro lettino in mezzo alle acque, a cui si accederà con una comoda scaletta. L'ombra sarà assicurata da una copertura di foglie di palma. Le strutture disteranno dalla riva circa 5 metri e saranno distanziate le une dalle altre di altrettanti 5 metri. Per accedere alle piattaforme, e per tornare a riva, sarà presente un servizio spola a chiamata.

Le strutture saranno idrodinamiche, non creeranno alcun impedimento al moto ondoso e in caso di mare agitato l'acqua passerà attraverso il grigliato senza creare opposizione. Tutte le piattaforme verranno dotate di luce solare crepuscolare e saranno così facilmente identificabili nelle ore notturne. L'idea che viene lanciata oggi dovrà naturalmente superare diversi passaggi burocratici, ma l'intenzione degli organizzatori dell'iniziativa è quella di fare in modo che l'offerta turistica mantenga, anche in tempi di coronavirus, i livelli di qualità e di sicurezza che da sempre caratterizzano l'Isola Verde.

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