Decreto Coronavirus, nella città deserta code davanti a bancomat e supermercati
Giornata spettrale a Napoli, con le attività chiuse dopo il Dpcm
Prosegue la surreale prima giornata napoletana della chiusura totale disposta dal governo per fronteggiare l'emergenza Covid-19.
Bar chiusi, manca il passeggio e lo shopping su via Toledo e via Chiaia così come su via Luca Giordano e via Scarlatti. In piazza Vanvitelli la polizia effettua controlli a campione sugli automobilisti di passaggio, mentre sono pochissimi i motorini in transito.
Le file coinvolgono soprattutto i supermercati - che fanno entrare pochi clienti per volta - e i bancomat, in questi casi rese ancor più evidenti dal fatto che occorre mantenere, per legge, un metro di distanza da chi si precede e da chi si segue. Nei pressi di un Atm in via Toledo i carabinieri sono intervenuti per due volte, ciascuna sia per il mancato rispetto delle distanza sia per sedare i diverbi tra chi attendeva.
Il risveglio di Napoli: città semideserta
Moltissimi per strada usano le mascherine, anche fai da te, e alcuni indossano anche guanti monouso. Altri si accontentano della sciarpa, che però non ha alcuna utilità.
Singolare la situazione dei mercati della Pignasecca e di Antignano, solitamente affollatissimi: è tutto chiuso. Uno scenario spettrale, dove resiste solo qualche piccolo negozio di frutta, verdura, o pescato.