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Giovedì, 23 Marzo 2023
Cronaca

Covid, focolaio al Cardarelli. Gli infermieri insorgono: "Situazione desolante"

È salito a 11 il numero degli infetti da Coronavirus tra pazienti e dipendenti dell'ospedale

Crescono i contagi da Covid-19 all'ospedale Cardarelli. Se ne sono registrati ieri altri due, nel reparto Medicina 2 dove risultano infetti sia tra i pazienti che tra i sanitari. Il numero dei positivi al Coronavirus è ora arrivato ad 11 unità: due dottoresse, due infermieri e sette pazienti maschi.

Duro l'affondo dei sindacati. Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up (Sindacato infermieri italiani) denuncia una situazione preoccupante. "Il focolaio presente al momento al Cardarelli è pericoloso e va monitorato con attenzione – spiega – Vedo molta superficialità e leggerezza nelle reazioni delle autorità competenti. Non percepisco preoccupazione, tensione costruttiva. Sono in costante contatto con i nostri referenti locali per avere aggiornamenti sulla situazione: abbiamo il dovere di pretendere, da cittadini e da infermieri, che qualcosa cambi e anche subito".

Secondo il sindacalista "la politica nazionale ha voltato le spalle alle responsabilità, delegando ai poteri locali, come al gioco 'della palla che scotta". "Basta con le dichiarazioni di facciata. Basta con la politica dei fatti che non è seguita dalle azioni concrete – prosegue ancora De Palma – In pochissimi giorni 11 contagi all'interno di un ospedale sono davvero tanti, ma potrebbero rappresentare solo la punta dell'iceberg di una situazione di pericolo che al Sud per fortuna non è mai esplosa. Mi chiedo, da infermiere, da uomo, cosa sarebbe successo se Napoli avesse avuto nel mese di marzo il flusso di contagi di Bergamo e Brescia? Come avrebbe vissuto il Cardarelli una situazione del genere?".

Contagio al Cardarelli, i medici: "Errori gravi nel protocollo"

I risultati dell'Asl Napoli 1

Dal canto suo l'Asl Napoli 1 rivendica importanti risultati nel contrasto al contagio. Così Ciro Verdoliva, il direttore generale, che sottolinea il "grande lavoro" nell'Asl Napoli 1 Centro, ricordando - in un'intervista a Radio Crc - che "a ieri abbiamo avuto 979 positivi e 526 guariti, e in questo momento abbiamo 78 pazienti ricoverati in ospedale di cui 5 in terapia intensiva, 270 in isolamento domiciliare e, il nostro rammarico e dolore, 121 deceduti". "Sottolineo anche - ha aggiunto - che in questo momento su Napoli ci sono 2808 soggetti in isolamento domiciliare fiduciario, cioè controlliamo in modo periodico giornaliero centinaia e centinaia di persone con uno sforzo enorme, cercando di creare una cortina, un perimetro rosso intorno a ogni persona positiva o a ogni contatto stretto di soggetto positivo, per evitare che il contagio si diffonda. Se questa è fortuna e non competenza, allora io non riesco a comprendere il significato di certi termini". 

Verdoliva ha inoltre ricordato che "ogni giorno stiamo misurando la temperatura di tutti i viaggiatori alla Stazione centrale, al Molo Beverello, a Calata Porta di Massa, all'aeroporto di Capodichino in collaborazione con l'Usmaf. Ogni giorno facciamo almeno 180 tamponi a domicilio a casa dei cittadini di Napoli, stiamo eseguendo test rapidi su tutte le categorie a rischio e venerdì iniziamo il tamponamento a tappeto di tutti gli operatori sanitari e non sanitari della Asl, che sono circa 10mila. È uno sforzo enorme che donne e uomini di questa azienda stanno facendo per contenere, monitorare e sorvegliare quella che è una situazione drammatica ed emergenziale".

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