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Cronaca

Coronavirus, crescono i casi in Campania: la situazione sui ricoveri ospedalieri

Il rapporto Gimbe sull'emergenza Covid nella settimana compresa tra il 6 e il 12 gennaio

Aumentano i nuovi casi settimanali di Covid, dal 6 al 12 gennaio, a 121.644 rispetto ai 114.132 della settimana precedente. Lieve risalita dei ricoverati con sintomi (23.712 rispetto a 23.395) e delle terapie intensive (2.636 rispetto 2.569). In aumento i decessi settimanali, 3.490 rispetto a 3.300, secondo il rapporto della Fondazione Gimbe. "A quasi un anno dallo scoppio della pandemia nel nostro Paese – dichiara il Presidente Cartabellotta – non possiamo più permetterci di inseguire affannosamente il virus".

Leggero incremento casi in Campania

In Campania dal 6 al 12 gennaio sono aumentati i positivi rispetto alla settimana precedente del 3,9%. Il rapporto casi testati/positivi è del 14,3%. I posti letto ospedalieri per Covid occupati in Campania sono il 31% (media in Italia del 37%), mentre i ricoverati in terapia intensiva al 18% (31% media in Italia).

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Copertura vaccinale

"Nel primo trimestre 2021 – spiega Renata Gili, Responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione GIMBE – con una copertura vaccinale minima ci si attende un’elevata circolazione del SARS-CoV-2 (con preoccupanti incertezze sulle nuove varianti) ed elevato impatto della COVID-19 sui servizi sanitari. Di conseguenza, per centrare l’obiettivo di eliminazione del virus, è indispensabile attuare rapidamente la strategia soppressiva, al fine di ridurre in modo rilevante i casi attualmente positivi e appiattire la curva epidemica". In questo modo, con l’arrivo della bella stagione e il progressivo aumento delle coperture vaccinali, la minore circolazione del SARS-CoV-2 permetterebbe durante i mesi estivi la ripresa di un’efficiente attività di tracciamento per raggiungere l’obiettivo della progressiva eliminazione.

"Considerati i modesti risultati ottenuti dal sistema delle Regioni “a colori” e le incognite legate all’efficacia del vaccino soprattutto in termini di riduzione dei quadri severi di malattia e di trasmissione del virus – continua Cartabellotta – questa rappresenta l’unica strada per mantenere il controllo dell’epidemia sino a fine anno senza affidarci esclusivamente al vaccino. Infatti, continuando con le strategie di mitigazione, sarà realisticamente impossibile riprendere un tracciamento efficace e l’unico auspicio non potrà che essere quello di raggiungere presto adeguate coperture vaccinali. Questo però significa accettare il rischio di una circolazione virale intermedia con gravi ripercussioni sulla salute e sull’economia ancora fino al prossimo autunno".

"Le dichiarazioni del Ministro Speranza alle Camere – conclude Cartabellotta – lasciano intuire che per il 2021 si intende perseguire una strategia di mitigazione puntando sui massimi risultati di copertura vaccinale e confidando nella massima efficacia del vaccino. Se a questo aggiungiamo tutte le incertezze che la crisi di Governo comporta il quadro è davvero inquietante: in assenza di una immediata e rigorosa stretta, ci attende un anno di difficile convivenza con il virus, con ospedali ciclicamente al limite del collasso, continui tira e molla sull’apertura di scuole e attività produttive e un aumento inesorabile dei decessi".

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