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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, Fase 2: "Diritto all'istruzione per i ragazzi autistici"

L'Angsa Campania chiede che non siano dimenticati i problemi legati a tutti gli studenti con disabilità, in particolare dei ragazzi autistici

La tanto attesa fase 2 che prevede una graduale riapertura di tutti i settori, non può non considerare che la scuola è il settore primario che merita una ripresa graduale ma sistematica.

"E’ necessario -  spiega ANGSA CAMPANIA - non solo programmare oggi una regolare ripresa delle attività in aula per il prossimo anno scolastico ma anche prevedere sistemi alternativi alla didattica a distanza per i ragazzi disabili.

Nella fase emergenziale il Governo ha messo in campo misure emergenziali ed è riuscito a froneggiare una situazione difficilissima come pochi altri Paesi hanno fatto.

Ora però, che la Fase 1 volge al termine, sembrano dimenticati i problemi legati a tutti gli studenti con disabilità, in particolare dei ragazzi autistici che molto soffrono dell’isolamento sociale, che non hanno capacità autonoma di mantenere il contatto con la scuola e per i quali, in questa fase di allentamento della situazione emergenziale, non si sta facendo quanto necessario.

La petizione lanciata da ANGSA CAMPANIA, mira esattamente a chiedere la necessaria e dovuta attenzione al tema del diritto all'istruzione di tutti. Non si può più fingere di non vedere che con la DAD, nonostante l'impegno e la buona volontà profusa da moltissimi insegnanti, è stata inefficace ed insufficiente da molti punti di vista, ma che soprattutto tanti, tantissimi ragazzi sono rimasti indietro e che ogni giorno in più non fa che aumentare un divario preoccupante. Di certo sono rimasti indietro tutti i ragazzi autistici che non solo hanno avuto difficoltà ad utilizzare gli strumenti, molto spesso improvvisati della DAD, ma che in questo periodo e tuttora scontano anche la mancata ripresa delle terapie sanitarie.
Tante sono le soluzioni da mettere in campo, possibili ed alternative alla didattica a distanza, più coerenti e rispondenti alle necessità delle famiglie e dei ragazzi disabili come per esempio la necessità, in caso del perdurare della chiusura delle scuole, di insegnati di sostegno e\o assistente specializzato a casa o in luogo prestabilito.
In queste difficili settimane, abbiamo potuto constatare l'impegno e la voglia di supportarci di tantissimi insegnanti di sostegno che si sono assolutamente resi conto dell'inadeguatezza della DAD per i nostri ragazzi. E' per questo che siamo certi di ricevere il loro appoggio e la loro solidarietà in nome del diritto superiore all'istruzione di tutti i ragazzi".

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