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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Il sindaco Nardella si scusa per i cori: “Il razzismo non vive a Firenze”

Il primo cittadino ha chiesto scusa a Koulibaly, Osimhen e Anguissa

Victor Osimhen, André-Frank Zambo Anguissa e Kalidou Koulibaly "a nome di Firenze vi chiedo scusa. Chi ieri ha offeso i calciatori del Napoli allo stadio non rappresenta la città e non rappresenta la Fiorentina, che ha subito preso le distanze. Negli stadi non c'è posto per l'ignoranza e la stupidità". Lo scrive su Instagram il sindaco Dario Nardella dopo che ieri sera, al termine della partita, i tre giocatori della squadra partenopea sono stati bersagliati da insulti razzisti. E mentre la Figc sul caso apre un'indagine, Nardella interviene sui propri canali social aggiungendo: "Il razzismo non vive a Firenze".

"Un episodio gravissimo quello accaduto durante la partita tra la Fiorentina e il Napoli. Bene che si faccia piena luce e da parte nostra non possiamo che stigmatizzare ciò che è successo. Nè il razzismo né ogni forma di discriminazione possono trovare spazio in una manifestazione sportiva. Sport è sinonimo di solidarietà, spirito di squadra non certo di cattiveria e intolleranza. I gesti odiosi di pochi non possono inficiare quel patrimonio inestimabile di valori e crescita personale che fa parte dello sport, di chi lo pratica, di chi lo segue e di chi lo ama davvero. Sono gli stessi valori che fanno parte del dna della città di Firenze che respinge con forza atteggiamenti di questo genere". Hanno aggiunto Nicola Armentano e Barbara Felleca, rispettivamente capogruppo Pd e consigliera comunale nonché presidente commissione speciale Segre a Palazzo Vecchio, in relazione alle espressioni di matrice razzista rivolte da tifosi della Fiorentina al calciatore del Napoli Kalidou Koulibaly.

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