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Cronaca

Coronavirus, è ufficiale: da lunedì tornano le consegne a domicilio e riaprono le librerie

Saranno consentite a bar, pasticcerie, ristoranti, gastronomie, pizzerie, pub e gelaterie, anche se con orari diversi. Riaprono anche le librerie

Dopo lunga attesa - soprattutto da parte di quel comparto produttivo molto interessato - è arrivata l'ordinanza che rende nuovamente possibili le consegne a domicilio per bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, pub e gelaterie. Da lunedì 27 aprile fino al 3 maggio, dunque, sarà possibile nuovamente ordinare da casa e attendere il fattorino per la consegna dei cibi cotti. L'ordinanza 37 varata dalla Regione Campania stabilisce che i bar e le pasticcerie potranno stare aperti e rispondere alle prenotazioni solo dalle 7 alle 14. Discorso diverso per gli altri esercizi che potranno lavorare dalle 16 alle 22.

L'ordinanza dispone anche la riapertura delle librerie, che potranno accogliere - secondo il protocollo sanitario - clienti dalle 8 alle 14. 

L'ordinanza 

Con decorrenza dal 27 aprile e fino al 3 maggio 2020, ferme restando le misure statali e regionali vigenti e fatta salva ogni ulteriore disposizione in considerazione dell'evoluzione della situazione epidemica, a parziale modifica delle disposizioni dell'ordinanza del 12 aprile sono consentite le attività e i servizi di ristorazione - fra cui pub, bar, gastronomie, ristoranti, pizzerie, gelaterie e pasticcerie - esclusivamente, quanto ai bar e alla pasticcerie, dalle ore 7:00 alle ore 14:00, gli altri esclusivamente dalle ore 16:00 alle ore 22:00, per tutti con la sola modalità di prenotazione telefonica ovvero online e consegna a domicilio e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie nelle diverse fasi di produzione, confezionamento, trasporto e consegna dei cibi e salvo l'obbligo di attenersi alle prescrizioni. 

Sono consentite le attività di commercio al dettaglio di articoli di carta, cartone, cartoleria e libri, esclusivamente dalle ore 8:00 alle ore 14:00, con raccomandazione di adottare misure organizzative atte a promuovere la modalità di vendita con prenotazione telefonica o online e consegna a domicilio. 

E' fatto obbligo a esercenti e operatori di osservare le misure di sicurezza e precauzionali.

Resteranno chiuse le attività nel pomeriggio del 25 aprile e per l'intera giornata del 26 aprile, fatta eccezione per farmacie, parafarmacia, edicole e distributori di carburante. Il mancato rispetto delle misure comporta sanzioni (da 400 a 3000 euro) anche accessorie (chiusura dell'attività). 

De Luca

"Si tratta di un primo passo e di un primo segno di rilancio delle attività economiche secondo una linea di responsabilità e di prudenza, che richiede il rispetto rigoroso delle regole da parte di tutti. Il provvedimento è articolato in maniera da diluire la mobilità nel corso della giornata ed evitare assembramenti. Occorrerà utilizzare i prossimi giorni per sanificare i locali", ha spiegato il Governatore Vincenzo De Luca. 

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Assessore Galiero

Al termine di un pomeriggio di incontri con le Associazioni di Categoria del Commercio per raccogliere proposte e opinioni relative alla incipiente fase 2, ovvero di ripartenza delle attività produttive al calare della curva dei contagi di coronavirus, sono emerse alcune criticità relative alla recente ordinanza della Regione Campania con cui viene parzialmente riaperta l'attività di consegna a domicilio (delivery) degli esercizi di ristorazione.

“Le categorie sollecitano un sano confronto – dichiara l'Assessore al Commercio, ai Mercati e alle Attività Produttive, Rosaria Galiero – che dirima alcuni aspetti dell'ordinanza:

Superare la differenziazione degli orari di apertura tra le tipologie di attività.

Consentire l’esercizio dell’attività nell’intero arco della giornata al fine di rendere sostenibili i costi

Prevedere tutte le misure di igiene e sicurezza sanitaria alla stregua di quelle già operate per le attività che hanno svolto fino ad oggi l’esercizio e che non hanno chiuso senza ulteriori aggravi di costi”.

Ribadiamo ancora una volta l’esigenza di un confronto più volte richiesto con la Regione Campania su questi temi, soprattutto un ascolto che parta dalle proposte sollecitate dalle Associazioni di categoria del commercio.

“Abbiamo ancora la possibilità di recuperare – continua Rosaria Galiero – le criticità evidenziate privilegiando l’ascolto diretto di chi vive il territorio per consentire, nel rispetto delle norme di sicurezza igienico-sanitaria, che le attività possano ripartire”.

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