Confisca da 320 milioni di euro al clan Contini: sequestrate 41 pompe di benzina e 20 bar
Sottratte al clan anche quattro gioiellerie ed altri beni mobili e immobili
Confiscati beni per circa 320 milioni di euro ai danni di uomini legati al clan Contini. La confisca è stata eseguita questa mattina dai militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza su ordine del Tribunale misure di prevenzione partenopeo e su richiesta dei magistrati della Dda. Beni mobili, immobili, complessi aziendali e quote societarie sono state sottratte a due uomini vicini all'organizzazione camorristica. In particolare il sequestro ha riguardato in particolare un uomo di fiducia del capoclan Edoardo Contini e, secondo gli investigatori, gestore di una vera e propria holding al servizio della famiglia camorristica.
Il “core business” era la rivendita di carburante, ma tra i possedimenti, intestati anche a prestanome, c'erano anche dei bar ed altre attività commerciali come il commercio di oro e preziosi e investimenti immobiliari. In totale sono state confiscate 41 pompe di benzina divise tra Napoli e i paesi limitrofi, arrivando anche al Molise, 20 bar tra Napoli e Avellino, quattro gioiellerie e tre torrefazioni di caffè oltre ad altre attività e 27 immobili dislocati sempre tra Napoli e provincia (tra questi anche una villa di pregio ad Ischia). La confisca segue il sequestro preventivo disposto dal Gip del tribunale di Napoli nel 2015 su richiesta sempre dell'Antimafia.