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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Torre annunziata

Droga per i clan del vesuviano, confermate le pene in Appello

Un totale di 115 anni ai danni di 17 persone ritenute vicine al clan Gallo-Cavalieri di Torre Annunziata

Centoquindici anni di carcere. È questo il totale delle pene inflitte ai danni dei 17 imputati nel processo alla gang di narcotrafficanti ritenuti vicini al clan Gallo-Cavalieri di Torre Annunziata. I giudici della settima sezione della Corte d'Appello di Napoli hanno deciso per la sostanziale conferma di tutte le condanne inflitte in primo grado come aveva chiesto la procura generale. L'accusa era quella di aver messo in piedi un traffico di sostanze stupefacenti che partiva dalla Spagna e dall'Olanda ed arrivava nelle piazze di spaccio di molti clan della zona come i Gallo-Cavalieri di Torre Annunziata, i Falanga di Torre del Greco, gli Annunziata di Boscoreale e i Licciardi di Secondigliano. Un traffico che, secondo l'Antimafia, era controllato dai “cavalieri”, il clan contrapposto ai Gionta, ed avrebbe rifornito le principali piazze di spaccio cittadine e non.

Un'accusa che tecnicamente venne cancellata in primo grado visto che non venne provato il nesso con la cosca oplontina. Restava però l'accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti che da sola valse condanne molto dure. La pubblica accusa anche nel corso dell'udienza precedente aveva chiesto che venissero tutti condannati alla pene ricevute in primo grado. In quell'occasione a giudicarli fu il Gup Andrea Rovida che inflisse 17 condanne ma anche 20 assoluzioni. Tra gli imputati, molti nomi noti nell'ambiente criminale è già in passato ritenuti legati al clan Gallo-Cavalieri. Tra i condannati, le pene più pesanti sono state subite da Pasquale Scarpa, condannato a 17 anni ed otto mesi, a fronte dei 14 anni e 8 mesi del primo grado, da Natale Cherillo, condannato a nove anni e quattro mesi invece dei 12 anni subiti in primo grado.

Pena subita e confermata per Luigi Gallo, figlio di Francesco, mentre per Vincenzo Scarpa, figlio di Natale ucciso dai killer del clan Gionta, è stata confermata la condanna a dieci anni. Tanti furono però anche i nomi noti assolti in primo grado come Salvatore Abbellito, Vincenzo Battipaglia Gallo e Luigi Gallo, figlio di Pasquale esclusi dal giudizio di secondo grado. L'inchiesta venne denominata “Stilo” e venne condotta tra il 2004 e il 2006 e permise il sequestro di un ingente quantitativo di droga: oltre cento chili di cocaina, 1.200 chili di hashish e due chili di Mdma.

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