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Cronaca Caivano

Commissione Ambiente Senato: "Per la Terra dei Fuochi al vaglio una legge speciale"

Marinello: "Il provvedimento sarà uno dei primi argomenti ad essere affrontati dopo la legge di stabilità. Oggi, qui, abbiamo il dovere di immaginare un percorso". Studenti di Caivano: "Vogliamo registro tumori e tracciabilità dei prodotti"

La commissione Ambiente del Senato questa mattina si è recata nel cuore della cosiddetta "Terra dei Fuochi", una vasta area compresa tra Napoli e Caserta segnata da rifiuti tossici e roghi dolosi.

"Dobbiamo arrivare ad un punto di sintesi" ha dichiarato il presidente Giuseppe Marinello ed ha annunciato che si sta lavorando ad una legge speciale e che la soluzione potrebbe anche essere un decreto legge.

"Il provvedimento sarà uno dei primi argomenti ad essere affrontati immediatamente dopo la legge di stabilità - ha spiegato Marinello -, il Parlamento come si sa, non può operare dal punto di vista legislativo in vigilanza di legge di stabilità, ma immediatamente dopo. Questo sarà uno dei temi affrontati". "Non so se si tratterà di una legge speciale interamente dedicata alla questione - ha aggiunto il presidente - o più in generale dedicata alla questione inquinamento e bonifiche in Campania. Quello che sappiamo è che oggi, qui, abbiamo il dovere di immaginare un percorso".

A chi, poi, gli chiede se una delle strade percorribili non possa essere il decreto legge, Marinello risponde: "Può essere una soluzione ma in vigilanza di legge di stabilità i decreti legge che si sostanziano in provvedimenti di spesa non sono dal punto di vista procedurale fattibili".

In ogni caso, se sarà fatto un provvedimento legislativo ad hoc sulla Terra dei fuochi "non sarà un contenitore vuoto o un'accozzaglia di grida che non abbiano un ristoro economico", ha assicurato, ancora il presidente della Commissione. "Bisogna andare a trovare il ristoro economico individuando - ha osservato - quelli che possono essere i fondi di finanziamento come ad esempio un finanziamento che utilizzi parte delle risorse che provengono dal Fondo Unico Giustizia mettendo in un unico fondo le somme e i proventi che provengono dai sequestri e dalle confische dei beni delle famiglie della criminalità organizzata. Questi fondi sono destinati normalmente per ristorare innanzitutto coloro i quali hanno subito dei danni da parte delle organizzazioni criminali e sicuramente se consideriamo la totalità o una parte di questo danno ambientale proveniente dalla criminalità organizzata mi sembra logico che una parte dei fondi possano venire dal fondo unico giustizia".

Intanto, durante l'incontro tra la Commissione Ambiente del Senato e sindaci dei territorio alla tenenza dei carabinieri di Caivano, sono arrivati una ventina di studenti del liceo scientifico Braucci, per sottolineare che "qui nella terra dei fuochi ci fa più paura l'inquinamento che la Camorra". Gli studenti hanno deciso di trascorrere così la loro ora di religione, in attesa di incontrare alcuni componenti della Commissione. L'idea è stata del loro professore, Giuseppe Esposito. Gli studenti, sull'inquinamento della loro terra stanno realizzando anche un cortometraggio "per raccontare tutte le morti che vengono nascoste". "Noi qui vogliamo il registro dei tumori - dice Giandomenico De Biase, rappresentante di istituto - noi qui vogliamo essere i grado di individuare quali sono gli ortaggi avvelenati. Certo che abbiamo paura più dell' inquinamento che della Camorra. Ed è altrettanto certo che noi saremo costretti ad abbandonare questa terra e non in nome della cosiddetta fuga dei cervelli ma perché abbiamo paura di morire di inquinamento".
(ANSA)

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