Il Comitato civico di Quarto continua la lotta contro il Castagnaro e contro la disinformazione
La discarica del Castagnaro si farà. Solo la conversione del decreto legge che tutela il sito perchè protetto da riserva ambientale potrà evitarne la realizzazione
Nei giorni scorsi il Comitato civico di Quarto ha sponsorizzato con manifesti affissi in tutta la città e con volantini l'assemblea che si è svolta questo pomeriggio, dopo le 17.30.
Il motivo dell'assemblea è rappresentato dall'erroneo messaggio diffusosi tra la cittadinanza: la discarica nella Cava del Castagnaro si farà, anche se il 15 marzo il comitato per l'ordine e la sicurezza campano ne ha sospeso i lavori.
Infatti, anche se il Governo ha incluso Sant'Anastasia e la Cava del Castagnaro nell'elenco dei siti protetti dalla tutela ambientale, fino a quando il decreto al riguardo non sarà approvato dal Senato e verrà convertito in legge, nulla vieterà al commissario straordinario per le discariche Vardè di cominciare i lavori per allestire il sito di stoccaggio a Quarto.
La volontà della Regione di occupare la Cava del Castagnaro è chiara e dimostrata dall'indisponibilità perenne del presidente Caldoro a concordare qualsiasi incontro con il Comitato civico e dal fatto che solo dopo un mese e mezzo di richieste il progetto per la realizzazione della discarica è arrivato nelle mani del Comitato.
Dalla visione di tale progetto è parsa evidente una contraddizione con quanto dichiarato da Vardè nei mesi scorsi: il territorio del Castagnaro non sarà riqualificato e usato come sito di stoccaggio, ma verrà utilizzato per contenere ecoballe che degradandosi produrranno percolato.
Questa sostanza è altamente velenosa per i terreni le sue particelle diffuse nell'aria sono causa tumori e malformazioni.
Solo nel caso in cui il Parlamento convertisse il decreto in legge, ma soprattutto in cui decidesse di revocare i poteri a Vardè, i cittadini quartesi potrebbero dormire sogni tranquilli.