Giallo sulla ragazza trovata morta a Pompei: gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi
La morte di Grazia Severino potrebbe essere avvenuta dopo una caduta da un piano alto dell'edificio di via Carlo Alberto. I carabinieri stanno ascoltando familiari e amici per ricostruire le ultime ore di vita della studentessa
E' morta il giorno prima di festeggiare il suo ventoquattresimo compleanno, Grazia Severino, la ragazza trovata in condizioni disperate a Pompei, nella centralissima via Carlo Alberto I, a pochi passi da un box auto, con tre ferite di arma da taglio (probabilmente forbici) all'addome. Vana la corsa in ambulanza del 118 per salvarle la vita, è spirata poco dopo il suo arrivo nell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Grazia presentava anche fratture alle due caviglie, compatibili con una caduta da un piano alto dell'edificio di via Carlo Alberto.
Giallo a Pompei
La studentessa universitaria viveva a via Plinio, a poche centinaia di metri dal luogo in cui è stata trovata dal personale sanitario che l'ha soccorsa. In un primo momento erano state date per scontate l'aggressione e la violenza sessuale come cause del decesso, ma da quanto sta emergendo nelle ultime ore la situazione potrebbe essere maggiormente articolata e gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi, neppure quella di un possibile gesto volontario. I carabinieri stanno ascoltando familiari e amici per ricostruire le ultime ore di vita di Grazia. Le indagini dei carabinieri sono coordinate dalla procura di Torre Annunziata, pm Antonio Barba.