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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Al colloquio di lavoro: "Hai l'accento napoletano, non ti prendiamo"

Mariacristina, 40 anni e 15 di esperienza, è stata scartata da un'azienda di Lugano dopo un colloquio di 20 secondi. L'azienda: "Nessun pregiudizio, ma da noi c'è xenofobia"

Mariacristina, esperta vendite con 15 anni di esperienza, non lavorerà per l'azienda di Lugano dove si era presentata per un colloquio.
L'annuncio parlava chiaro ("Cercasi receptionist part-time, area marketing"), era perfetto per lei. "Lei ha tutti i requisiti - le hanno detto i selezionatori del personale dell'azienda - ma non possiamo assumerla. Ha l'accento meridionale".

Scartata a priori, dopo un colloquio di meno di un minuto. "Sono rimasta sbalordita - racconta la 40enne al Corriere - ho sempre fatto il mio lavoro con gratificazione e ottimi risultati, ma qui sono stata giudicata a prescindere. Mi hanno fatto parlare 20 secondi, il tempo di ascoltare l'accento. Come se non mi avessero già sentita per telefono e non ci fosse scritto sul curriculum, che sono di Napoli. E poi nelle vendite quello che conta è la serietà, la dialettica... lo dico per esperienza".

L'azienda svizzera ha provato a giustificarsi. "E' stata una decisione basata su riscontri avuti in passato, non abbiamo alcun pregiudizio verso i meridionali". "Purtroppo la xenofobia e il razzismo nei confronti di lavoratori immigrati o frontalieri hanno gioco facile nel nostro cantone - aggiungono - vista la pressione sul mercato del lavoro nostrano generata alla crisi italiana". Come dire: non siamo razzisti, ma i nostri clienti sì e ci regoliamo di conseguenza.

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