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Casi di colera, dal Cotugno: "Il bambino sta bene"

Carlo Tascini, direttore della Prima Divisione Malattie infettive dell'Ospedale Cotugno, fornisce un importante aggiornamento sullo stato di salute dei due pazienti, madre e figlio, ricoverati nel nosocomio dopo aver contratto il colera. "Abbiamo ricoverato un bambino di due anni proveniente dall'ospedale Santobono, dove era in terapia intensiva per una grave disidratazione dovuta a sintomi gastro-intestinali", spiega il dottor Tascini. "Dagli esami delle feci è risultato che il bambino è affetto da colera. Ora il bimbo sta meglio, i suoi familiari sono monitorati costantemente e tenuti in regime di ricovero. Questi pazienti vengono da un paese ad alta endemia come il Bangladesh ma bisogna stare relativamente tranquilli perché il colera è un problema in paesi dove i sistemi igienici sono scarsi e c'è contaminazione dell'acqua. La probabilità di diffusione in Italia è bassissima. Quindi bisogna stare tranquilli ma anche considerare che è una malattia a trasmissione oro-fecale. Quando preoccuparsi: in caso di diarrea acquosa contattare il medico solo se esistono i fattori di rischio, quindi dopo aver fatto un viaggio. Il messaggio è di lavarsi le mani sempre, dopo essere andati in bagno". 

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