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Cronaca Corso Umberto I

Jimmy, il clochard ucciso dal freddo: prima vittima in città

Il 60enne è stato trovato agonizzante da un passante al corso Umberto, nei pressi della sede dell'Università Federico II. Il decesso è sopraggiunto poco dopo in ospedale

Un clochard egiziano è la prima vittima del gelo che si è abbattuto su Napoli nel ponte dell'Immacolata. Jimmy, 60 anni, è deceduto tra il 7 e l'8 dicembre scorsi, ma la notizia si è appresa solo nelle scorse ore. E' stato trovato agonizzante da un passante al corso Umberto, nei pressi della sede dell'Università Federico II. Secondo quanto si è appreso l'uomo, forse stordito dall'alcol, non è stato più in grado di ripararsi dal freddo che lo ha ridotto in fin di vita. Il decesso è sopraggiunto poco dopo in ospedale.

LA CAMPAGNA DEL CSV NAPOLI E COMUNICARE IL SOCIALE - Quest'anno il Centro Servizi al Volontariato rimette a disposizione i suoi automezzi "Dudù" (acronimo di Dichiarazione Universale dei Diritti Umani), che da questa settimana, con le unità operative della rete emergenza freddo del Comune di Napoli, faranno tappa a partire da giovedì prossimo nei principali luoghi di Napoli dove stazionano i clochard. I volontari di Comunicare il Sociale distribuiranno ai senzatetto pasti caldi e coperte. In queste ore si stanno già moltiplicando le adesioni delle associazioni che hanno dato la disponibilità ad effettuare i turni di distribuzione. Per fare in modo che l'iniziativa abbia successo sono però indispensabili numerose donazioni, soprattutto di pasti e coperte.

Al momento, dopo che l'appello è stato lanciato su Fb da Luca Mattiucci di Comunicare il Sociale sono già arrivate le adesioni, tra cui quella dei Verdi Ecologisti che, grazie al responsabile regionale Francesco Emilio Borrelli, ha già coinvolto nella rete di aiuti la pizzeria Sorbillo, l' Unipan (associazione di panettieri), l'associazione Pizzaiuoli Napoletani ed il consorzio "Tutela Provolone del Monaco dop". Dal direttore di Comunicare il Sociale giunge l'appello ai ristoratori, ai volontari ed agli imprenditori: "Come l'anno scorso, anche quest'anno renderemo conto della nostra attività fornendo tutte le informazioni sui pasti distribuiti e sulle persone assistite".

"Ci dispiace di non essere riusciti a salvare il clochard egiziano - spiega Francesco Emilio Borrelli dei Verdi Ecologisti con lo speaker radiofonico Gianni Simioli - morto di freddo la notte tra Sant'Ambrogio e l'Immacolata, sferzato dalla pioggia e dal libeccio, incapace di mettersi al riparo perché le gambe non lo sorreggevano più da tempo". "In questi giorni di gelo - concludono Borrelli e Simioli - i senza fissa dimora oltre che nelle stazioni della Metropolitana di Napoli già messe a disposizione del comune dovrebbero poter sostare e dormire nelle case sfitte della Curia, nelle Chiese sconsacrate e non, negli androni dei grandi Teatri Napoletani come il San Carlo ed il Mercadante. E' il momento di esprimere solidarietà concreta a queste persone e non giudicarle come spesso avviene".

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