Camorra: torna in carcere Fiore, braccio destro del boss Pagnozzi
Agli arresti domiciliari, il numero due del clan era stato trovato più volte in compagnia di persone estranee al nucleo familiare. Il gip del tribunale di Avellino ha disposto il trasferimento nelle celle di Bellizzi
Si riaprono le porte del carcere per Clemente Fiore, il braccio destro di Gennaro Pagnozzi, detto 'o Giaguaro, capo dell'omonimo clan operante in Valle Caudina, tra le province di Avellino e Benevento.
Il numero due del clan era stato arrestato nello scorso mese di luglio per inosservanza agli obblighi della sorveglianza speciale e successivamente trasferito agli arresti domiciliari. Ma nel corso dei controlli svolti dai carabinieri nelle ultimi settimane, Fiore è stato trovato più volte in compagnia di persone estranee al nucleo familiare. In più, atteggiamenti di sfida e di derisione nei confronti dei militari erano all'ordine del giorno.
Per questo motivo il gip del Tribunale di Avellino, su rapporto dei carabinieri, ha deciso di revocare il beneficio dei domiciliari e ha disposto il suo trasferimento nel carcere avellinese di Bellizzi.