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Cronaca

Raid in città con pezza e ramazza: sono i ragazzi di CleaNap

Un gruppo di giovani impegnati a ripulire strade e piazze per dimostrare che si può sensibilizzare la cittadinanza sul tema del rispetto e della cura della città. Ce ne parla Emiliana Mellone

Questa è la storia di un gruppo di ragazzi napoletani che girava armato per la città: c’era una volta un manipolo di giovani che non si faceva scrupolo né aveva remore ad usare le proprie armi in pieno centro e in pieno giorno. Scritto così sembra l’inizio di una favola nera, destinata a finire nelle pagine più buie delle cronache cittadine e invece questa è la storia vera di un gruppo di amici e “volontari” che armati di acqua, ramazza e tanta voglia di cambiare le cose organizza spedizioni “puLitive” in giro per la città. Utilizzando i social network e i blog per diffondere le loro iniziative, coinvolgendo la gente del posto, mettendo ognuno di noi di fronte al fatto compiuto che basta poco per stravolgere una situazione di degrado, che basta osservare le semplici regole del rispetto e del buon senso.

Ragazzi, non eroi, che, con un'iniziativa che hanno chiamato "CleaNap", vogliono solo dimostrare che “si può fare”, senza per questo pensare di potersi sostituire ai doveri delle istituzioni. Lanciare un messaggio è ciò che più preme a questi giovani: riprenderci la nostra città, trattarla come merita senza soffocarla di umiliazioni ( e la sporcizia, senza dubbio, mortifica quel millenario patrimonio che tutto il mondo ci invidia). Questa è la storia straordinaria di ragazzi normali e ce la racconta Emiliana Mellone che le ha dato la vita.

Cos'è CleaNap e quando nasce?
CLEANAP è una proposta di performance socialmente utile. La sua nascita è stata improvvisa ed il suo successo inaspettato. Grazie alle modalità di condivisione dei social network, un evento indirizzato dalla mia pagina ad amici, si è trasformato in un progetto appassionante di partecipazione. Era il 4 giugno quando di ritorno da una passeggiata dal centro storico mi viene in mente l’idea di coinvolgere qualche amico per ripulire Piazza Bellini, un piccolo gioiello, spesso mortificato dalla cattiva gestione. Sono laureata in Organizzazione del patrimonio culturale ed ambientale, quindi forse quest’esigenza deriva da una deformazione professionale. Promotrice dell’idea sono stata io e mi sono beccata anche parecchie derisioni a seguito, ma grazie all’appoggio di un folto gruppo di amici, le cose sono andate avanti e per il meglio. Quindi posso dire che il “coordinamento” CleaNap è formato da Rossella Ogliarulo, Laura Calandriello, Valeria Iodice, Riccardo Abbruzzese, Cristiano May. Io sono Emiliana Mellone.

Come si può entrare a farne parte?
CleaNap è aperta a tutti, senza vincoli politici ed ideologici: l’unica cosa che ci spinge ad agire è l’amore per la città e la volontà di agire concretamente. Per conoscere le nostre iniziative, basta consultare la pagina facebook www.facebook.com/CLEANAP e partecipare agli eventi che andiamo a proporre. Per chi non ha facebook, sappiate che aggiorno periodicamente il mio blog con le iniziative CleaNap, quindi: www.emilianamellone.wordpress.com/CLEANAP.

Da quale esigenza nasce la vostra iniziativa e che obiettivi si prefigge?
CleaNap nasce dall’esigenza di non stare più a guardare, di agire e dare un segnale. Lo facciamo in un clima di gioia e di collaborazione, volto al lancio di un segnale ben preciso verso tutti i nostri concittadini e verso le istituzioni. Nostro intento è sensibilizzare, moralizzare il prossimo verso il concetto di città-bene comune: magari dopo le nostre “performance” chi spesso butta carte per terra, ci penserà due volte ed eviterà di avere comportamenti del genere. Un altro obiettivo che ci prefiggiamo è quello di innescare una reazione a catena, magari tentativi di emulazione dell’evento, nonché la creazione di un sistema intorno alla piazza che andiamo a colpire: se gli esercenti e gli abituali cittadini del luogo tenessero a cuore e svolgessero un minimo di manutenzione, sarebbe per noi un grande risultato.

Ci racconti le "spedizioni" fatte finora?
La prima iniziativa c’è stata lo scorso 11 giugno in piazza Bellini: è stato un tripudio di persone, moltissime delle quali reclutate su facebook, ma anche unite a noi spontaneamente in corso d’opera. Piazza Bellini è un piccolo gioiello del centro storico ed è un peccato non valorizzarla quanto meriterebbe. Abbiamo trovato la piazza in pessime condizioni: cartacce, vetri di bottiglia per terra, pannelli turistici illeggibili causa “tags” di dubbio valore artistico ed altro ancora. Il culmine del degrado erano però le Mura Greche: non mancavano Super Santos, lattine, accendini, mozziconi, carte e tanto altro. Anche se senza autorizzazione, un gruppo di noi ha deciso di calarsi e togliere quegli scempi (tra le altre cose, abbiamo riempito bottigliette con siringhe subito isolate da un medico che era presente, lattine risalenti al 92, monetine -LIRE-). Ok, non l’avremmo potuto fare, ma cosa preferite voi? Per Largo Banchi nuovi, le modalità di adesione sono state le stesse: era domenica mattina, il caldo estivo inizia ad essere insopportabile, ma l’affluenza è stata ancora maggiore, tanto è vero che abbiamo deciso di dividerci ed andare a pulire anche l’adiacente San Giovanni Maggiore Pignatelli, la piazza del Kestè che ogni sera è sede di centinaia di nostri coetanei che spesso non hanno rispetto. Anche lì si è trovato di tutto….ma in fin dei conti abbiamo fatto un buon lavoro.Tra le varie cose fatte il 26, da segnalare è la verniciata al cancello della Chiesa dei SS. Cosma E Damianoe l’impianto di un pannello su Forex con qualche breve accenno sulla storia della chiesa. La chiesa è ormai sconsacrata, ne ha passate tante dagli anni ’80 in poi: furti, spoliazioni e a quanto mi hanno detto amici architetti che hanno studiato l’edificio, oggi è sede di un deposito di frigoriferi che tiene compagnia agli affreschi del Donzelli del ‘700!

E quali altre avete in progetto?
I nostri progetti sono work in progress, prima di decidere andiamo a fare dei sopralluoghi per vedere il reale stato delle cose, quanto effettivamente si possa fare bene. Orientativamente agiamo ogni due settimane, in modo da non pesare troppo a nessuno dei partecipant. Anche se poi, CleaNap fa l’effetto contrario: anche se si fatica ci si diverte molto e si socializza! 6. Come reagisce la gente che vi vede al lavoro? Molta gente si unisce a noi, come ti dicevo, del tutto spontaneamente. Molti ci offrono il loro supporto “logistico”, fornendoci acqua per lavorare o per dissetarci. Sia a Bellini che a Banchi nuovi, anche dei ragazzi che solitamente frequentano la piazza si sono complimentati e ci hanno addirittura ringraziato. Ma i ringraziamenti, anche se lusinghieri, non ci importano, ciò che conta è che passi il messaggio: Napoli è nostra, difendila anche e soprattutto tu che vivi quei luoghi! Ci sono anche molti scettici, molti che si fermano a guardare e poi si lasciano ad invettive dettate dal disincanto. Ma noi abbiamo un altro modo d’intendere le cose, perciò non ci spaventano.

In poco tempo la vostra pagina di pagina di facebook ha già raggiunto i 2500 fan (in continua crescita). Quanto è importante per questo tipo di progetti la comunicazione e la divulgazione?
La comunicazione e la diffusione del messaggio è l’obiettivo primo che ci poniamo. È bene capire che le nostre azioni non possono e non vogliono sostituirsi a quella che dovrebbe essere la normale pulizia e manutenzione di una piazza, ma sono semplicemente delle provocazioni costruttive ed operose, affinché tutta la cittadinanza si renda maggiormente sensibile. E questa sensibilità può essere toccata soltanto se il messaggio passa e viene diffuso! Per il futuro prossimo. abbiamo intenzione di intervenire ancora su altre piazza strategiche, per il futuro remoto c'è da dire siamo un gruppo spontaneo neonato, ma qualora le cose continuassero ad andare bene, possiamo pensare a forme di costituzione, magari per lanciare proposte alle istituzioni, per proporre progetti di tutela e promozione del territorio.

Guardiamo al futuro: come ve lo immaginate?
Per il futuro prossimo abbiamo intenzione di intervenire ancora su altre piazza strategiche, per il futuro remoto c'è da dire siamo un gruppo spontaneo neonato, ma qualora le cose continuassero ad andare bene, possiamo pensare a forme di costituzione, magari per lanciare proposte alle istituzioni, per proporre progetti di tutela e promozione del territorio.

Come gruppo, avete specificate giustamente di non ritenervi sostitutivi dell'ordinaria pulizia urbana che dovrebbe garantire l'amministrazione. Cosa pensate della crisi che accompagna Napoli da ormai 15 anni? Girando tra i cittadini avete modo di constatare un vento nuovo, una voglia di riscatto? E le istituzioni, che ruolo hanno e dovrebbero avere?
Napoli ha vissuto per molto tempo in silenzio una crisi ignobile, creata e voluta dal macrosistema politico ed economico, governato da lobbies le cui implicazioni camorristiche sono sotto gli occhi di tutti. Oggi, pare si sia accesa una speranza di riscatto per la città, vogliamo accantonare definitivamente una pseudo emergenza che invece è ordinaria, lo vogliamo fare collaborando costruttivamente con le istituzioni: ogni cittadino deve ridurre, riciclare e riusare. E se CleaNap nasce oggi è anche per questo diverso vento che soffia.

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