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Cronaca

A Napoli non decolla il "Car Sharing" e la mobilità alternativa

Rapporto elaborato da Euromobility. La "mobilità sostenibile" non ha grande successo al Sud. Il capoluogo campano è la prima città meridionale nella classifica nazionale, ma è solo al 33esimo posto

Car sharing, bike sharing, mobilità alternativa. Se i problemi del trasporto pubblico potessero essere risolti con le parole, l'aria delle città italiane sarebbe di sicuro più pulita, ma la realtà è ben diversa.

L'edizione 2011 dell'Indagine sulla mobilità sostenibile nelle principali 50 città italiane, realizzata dall'Associazione Euromobility, mostra infatti un quadro di "arretratezza" del nostro paese, se confrontato con altri paesi europei come Germania e Belgio ad esempio, rispetto al tema della mobilità alternativa.

Il rapporto elaborato da Euromobility, si è arricchito anche del contributo di Assogasliquidi, Consorzio Ecogas e Bicincittà e del patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Dall'indagine si evince che è Torino la città italiana più "eco-mobile". Il capoluogo piemontese si aggiudica, infatti, la palma della mobilità sostenibile, grazie a un trasporto pubblico che funziona, al miglior car sharing della penisola e ad un efficiente servizio di biciclette messe a disposizione dei cittadini, ad una quota significativa di auto a basso impatto ambientale e ad una elevata sicurezza sulle strade cittadine.

Nella "top ten", che vede sul podio tutte città del nord, tranne Firenze al nono posto, ci sono Venezia che guadagna il secondo posto, seguita da Milano, Brescia e Parma. Dal sesto all’ottavo posto troviamo Bologna, Padova e Bergamo, mentre al decimo posto si piazza Genova.

Napoli, che pure risulta essere la prima città del Mezzogiorno nella Top 50, è solamente al 33° posto della graduatoria nazionale, mentre Roma si aggiudica la 20° piazza.

Il capoluogo campano, insieme a Torino e Milano, è anche la città con il più alto numero di autovetture per ogni kmq di territorio, mentre svetta nettamente in solitario in testa alla classifica negativa delle auto più inquinanti. Sono quasi il 60%, infatti, le auto partenopee con più di 11 anni di vita.

Il rapporto ha esaminato, inoltre, anche la qualità dell'aria delle città italiane per quanto riguarda le pericolose polveri sottili, PM10. E' Ancona ad aver fatto registrare il maggior numero di superamenti (140 rispetto ai 35 consentiti), seguita da Torino (131). La media annuale di PM10 più elevata si è invece registrata a Torino (50 microgrammi al metro cubo, superiore al limite consentito di 40), seguita da Ancona (48,4) e da Napoli (48.0). L’aria più buona tira invece a Genova, dove si sono registrati solo 5 superamenti, e a Potenza che ha una media annuale di 22 microgrammi al metro cubo.

 

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